A occuparsi di rifare il look al borgo marinaro di Ognina sarà la stessa impresa che si sta occupando della costruzione dei nuovi uffici giudiziari di viale Africa. La società Ingegneria Costruzioni Colombrita si è aggiudicata la gara del valore di quasi 12 milioni di euro, presentando un’offerta insieme alla Repin srl di Aci Catena. Le operazioni di valutazione delle buste presentate in estate si sono concluse nei giorni scorsi, con la proposta di aggiudicazione a favore delle due ditte, che hanno ottenuto il punteggio più alto sommando le migliorie tecniche presentate al progetto e il ribasso economico.
Due le imprese che si occuperanno della riqualificazione del borgo di Ognina
Superate le verifiche amministrative di rito, Ingegneria Costruzioni Colombrita e Repin dovrebbero firmare con il Comune di Catania un contratto di importo pari a 9.562.212,94 euro, frutto di uno sconto sulla base d’asta del 18,74 per cento. A presentare l’offerta per aggiudicarsi la gara sono stati altri nove partecipanti, tra cui alcune delle imprese più attive nel settore delle costruzioni nella Sicilia orientale: dal Consorzio stabile progettisti costruttori di Maletto, riconducibile al sindaco del centro montano Giuseppe Capizzi, alla messinese Costruzioni Bruno Teodoro, da raggruppamento formato dal Euroinfrastrutture, G.F. Costruzioni e consorzio Agoraa, che aveva designato come impresa esecutrice la Cosedil del presidente di Confindustria Sicilia Gaetano Vecchio.
Il ribasso offerto è stato di 10,44
Fondamentale per il superamento della concorrenza è stato per le due imprese vincitrici il punteggio ottenuto nell’offerta tecnica: sul massimo di 85 punti previsti dal disciplinare, Ingegneria Costruzioni Colombrita e Repin hanno ottenuto 84,39; prendendo così un vantaggio di quasi sei punti sui secondi. Tale scarto è stato poi mantenuto al momento della valutazione dei ribassi: in palio c’erano un massimo di 15 punti e il punteggio attribuito alle due aziende è stato di 10,44. Meno rispetto ad altre imprese che hanno presentato ribassi anche più corposi – come il Consorzio stabile progettisti costruttori che si è spinto fino al 33,33 per cento – ma sufficiente a mantenere la vetta.
Alla proposta di aggiudicazione si è arrivati circa un mese e mezzo dopo la chiusura dei termini per partecipare, e nonostante un intoppo nelle prime battute quando la commissione di gara era stata modificata per via della necessità di sostituire due degli esperti incaricati di valutare le proposte tecniche, in quanto entrambi incompatibili con il ruolo per via di precedenti esperienze professionali con una o più delle imprese partecipanti.
Repin e Ingegneria Colombrita Costruzioni – a cui, come detto, spetta anche il compito di completare il cantiere della nuova cittadella giudiziaria, i cui lavori hanno già superato i tempi previsti nel cronoprogramma e visto lievitare i costi per via di due varianti suppletive – a Ognina si occuperanno di realizzare quanto previsto nel progetto scelto, nell’ambito di un un concorso di idee, dal Comune di Catania per dare nuovo lustro al borgo marinaro.
La questione legata alla società La Tortuga
A sviluppare l’aspetto progettuale sono stati lo studio di architettura Bodàr di Barcellona Pozzo di Gotto insieme a Mdu Architetti, Aei Progetti, Eko – Tek Engineering, Smart Engineering, Studio associato Caniparoli Geologia e Ambiente, e Viviana Ragnini. La riqualificazione di una delle zone più conosciute e vissute dai catanesi si intreccia anche con un’altra vicenda attualmente al vaglio della giustizia amministrativa. Si tratta della volontà da parte della società La Tortuga di ampliare, forte di un’autorizzazione della Regione, l’area di occupazione dello spazio demaniale all’interno del piccolo porticciolo. Il progetto è stato osteggiato sia da Legambiente che dal Circolo Canottieri Jonica. A giugno il Consiglio di giustizia amministrativa (Cga) aveva accolto, dopo il pronunciamento del Tar a favore del privato, l’istanza cautelare presentata da ambientalisti e associazione sportiva, che di fatto ha disposto lo stop ai lavori in attesa dell’esame nel merito del ricorso. A fine luglio lo stesso Cga ha specificato che a dover essere sospesi sono solo gli interventi sull’antico molo e non quelli previsti nello specchio acqueo.
A contrapporsi al progetto de La Tortuga, che entrerebbe in con la riqualificazione del borgo, è anche il Comune, nonostante l’ente locale nelle fasi di esame dell’istanza di ampliamento della concessione demaniale – e dunque in occasione della conferenza di servizi – non partecipò alle riunioni decisive.

