Appuntamento con la continuità ancora una volta fallito. Il Catania fa i conti con l’ennesima sconfitta stagionale in campionato, la settima, dopo una gara segnata dall’espulsione di Frisenna, per doppio giallo, arrivata al 40’. Decisamente non una giornata fortunata per i neo acquisti: oltre al centrocampista proveniente dal Messina, lascia il campo anzitempo anche Dalmonte (problema muscolare). Dopo un primo tempo equilibrato, senza occasioni né da una parte né dall’altra, l’Audace Cerignola spinge sull’acceleratore nell’ultima mezz’ora della partita e fa suoi i tre punti con relativa facilità: prima segna Salvemini con un colpo di testa, dieci minuti più tardi raddoppia Capomaggio con una splendida conclusione dalla distanza. Tra infortuni, squalifiche e tanti problemi, il Catania non ha la forza di reagire e capitola allo stadio Monterisi. A seguire, le pagelle dei rossazzurri.
Le pagelle
Dini 6 – Sfiora il miracolo sul colpo di testa di Salvemini che porta in vantaggio i padroni di casa, non ci riesce per poco. Non perfetta la respinta sulla conclusione dalla distanza di D’Andrea (Tascone non riesce ad andare in tap-in, poi Coccia colpisce il palo). Imparabile la conclusione di Capomaggio che vale il 2-0.
Quaini 5.5 – L’approccio al match è positivo, il numero 16 è determinato e forte nei contrasti. Dopo il vantaggio del Cerignola, tuttavia, non chiude mai sul suo lato le discese degli avversari. Dall’86’ Ierardi s.v. – Era partito titolare, ora è uno degli ultimi cambi in difesa: giocatore che va recuperato.
Del Fabro 5.5 – Il Catania cercava, in mancanza di Di Gennaro, un centrale che diventasse padrone dell’area. Lui inizia bene, con interventi puntuali di testa, ma come i compagni va in difficoltà dopo il gol dell’1-0.
Castellini 5.5 – Valutazione simile a quella di Quaini. Inizia bene anche lui, ma quando c’era da stringere i denti, in dieci e in una situazione molto complicata, la difesa rossazzurra dimostra di non reggere all’urto degli avversari.
Guglielmotti 5 – Achik, che gioca sul suo lato, è forse il più in palla dell’Audace Cerignola. Lui usa il fisico e l’esperienza, ma l’esterno spesso gli va via proponendosi in modo pericoloso. Soffre maledettamente anche dopo l’uscita di Achik e l’ingresso di Volpe. Dal 76’ Raimo s.v. – Ingresso in campo quando la partita è già virtualmente finita.
Frisenna 5 – Certamente sognava una “nuova prima” con la maglia del Catania molto diversa. Giusto il primo giallo dopo due minuti e mezzo di gioco, ammonizione che sembra condizionarlo un po’ nelle giocate: appare timido e forse un po’ teso. Dopo un fallo su Visentin, l’arbitro, forse troppo fiscale nell’occasione, gli mostra anche il secondo: grande ingenuità.
Di Tacchio 5.5 – Inizia con vigore e convinzione, facendo valere il fisico e l’esperienza. Dopo il vantaggio dei gialloblù, emergono i suoi limiti attuali a livello di passo, con gli avversari che vanno via in campo aperto.
Jimenez 5.5 – Quando prende palla lui, il Catania cambia accelera e cambia passo: il suo tocco di palla è sempre pulito. Dopo l’espulsione di Frisenna, arretra in mediana e si vede pochissimo.
Anastasio 5 – Suo l’unico tentativo del Catania verso la porta, un calcio di punizione che Greco blocca senza problemi. Non si vede praticamente mai in fase di spinta, prosegue nel suo periodo di poca convinzione. Dal 76’ Allegretto s.v. – Al debutto in maglia rossazzurra, entra quando la partita è già chiusa.
Inglese 6 – Difficile per un attaccante giocar bene e rendersi pericoloso senza avere mai palloni puliti a disposizione, il tutto poi si complica ulteriormente con la squadra ridotta in inferiorità numerica. Lui dimostra, a tratti, la sua superiore maturità tecnica e tattica attraverso un lavoro di raccordo: solo questo poteva dare oggi.
Dalmonte 6 – Aveva iniziato bene la sua avventura con la maglia del Catania, mettendo in mostra un repertorio davvero valido a livello tecnico. Nell’agganciare un pallone in grande stile in area di rigore, si procura un problema muscolare che lo costringe a lasciare il campo. Decisamente non un debutto fortunato. Dal 34’ Corallo 6 – Si presenta con intraprendenza, con una bella serpentina, e cerca sempre di rendersi utile. Il contesto della partita certamente non lo aiuta, un giovane in quelle condizioni non poteva fare di più.
Toscano 5 – Perso De Rose, febbricitante, a poche ore dal match, con altri sette indisponibili, le scelte iniziali sono sostanzialmente obbligate. È costretto a rivedere i suoi piani, già poveri di alternative, per l’infortunio di Dalmonte e l’espulsione di Frisenna. Il Catania, in parità numerica, era stato ordinato, senza concedere nulla ma senza neppure mai rendersi pericoloso, seguendo un copione simile a quello applicato nel primo tempo di Picerno. Toscano sperava forse in una maggiore resistenza nel secondo tempo, nonostante l’inferiorità numerica, ma la squadra capitola e non reagisce. Il Catania paga una gestione societaria che continua ad essere confusionaria e non all’altezza, lui non è ancora riuscito a venire fuori rispetto a difficoltà oggettive.
Il tabellino
Audace Cerignola-Catania 2-0
Marcatori: 60’ Salvemini, 69’ Capomaggio
Audace Cerignola (3-5-2): Greco; Romano, Martinelli, Visentin; Coccia (dal 94’ McJannet), Tascone, Capomaggio (dal 94’ Nicolao), Paolucci (dal 71’ Bianchini), Achik (dal 65’ Volpe); D’Andrea (dal 65’ Russo), Salvemini. Allenatore: Raffaele
Catania (3-5-2): Dini; Quaini (dall’86’ Ierardi), Del Fabro, Castellini; Guglielmotti, Frisenna, Di Tacchio, Jimenez, Anastasio; Inglese, Dalmonte (dal 34’ Corallo). Allenatore: Toscano
Arbitro: Ancona di Roma 1
Ammoniti: Frisenna, Quaini, Paolucci, Salvemini
Espulsi: Frisenna
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