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Catania, stangata sulle strisce blu: “Colpiti i più deboli”, da settembre i rincari

Catania, stangata sulle strisce blu: “Colpiti i più deboli”, da settembre i rincari
strisce blu

Consaambiente lancia un appello diretto al sindaco Enrico Trantino e all’intera Giunta comunale affinché il provvedimento venga ritirato.

Dal 1° settembre a Catania entreranno in vigore nuove regole sulle strisce blu: le tariffe per la sosta a pagamento aumentano e l’orario viene esteso fino alle 21:00 nei giorni feriali. Una decisione della giunta comunale che sta già facendo discutere e che ha sollevato un’ondata di critiche.

Consambiente: “Misura iniqua e imposta nel silenzio estivo”

A guidare la protesta è Consaambiente – Associazione Difesa Ambiente e Consumatori, che definisce il provvedimento “iniquo” e “calato dall’alto senza confronto”. In una nota durissima, l’associazione denuncia il fatto che la misura sia stata presa “nel silenzio estivo”, senza consultazioni pubbliche né contropartite concrete in termini di servizi.

Nessun potenziamento del trasporto pubblico

L’aspetto più critico secondo Consaambiente è che il rincaro non sia accompagnato da miglioramenti nel trasporto pubblico locale, né da politiche di mobilità sostenibile, né da misure di equità tariffaria. “Nulla giustifica questo aumento – afferma l’associazione – se non una logica puramente contabile, che scarica sui cittadini le difficoltà della macchina amministrativa”.

Appello alla Giunta e ai consiglieri comunali

Consaambiente lancia un appello diretto al sindaco Enrico Trantino e all’intera Giunta comunale affinché il provvedimento venga ritirato. Ma l’organizzazione si rivolge soprattutto ai consiglieri comunali, invitandoli a ribellarsi a quella che definisce una vera e propria “stangata sociale”. “È il momento di dimostrare coraggio – incalza l’associazione – restare in silenzio significa tradire il mandato ricevuto dai cittadini”.

Pronta anche la via giudiziaria

In assenza di una retromarcia dell’amministrazione, Consaambiente annuncia battaglia: azioni legali, ricorsi, segnalazioni alle autorità di vigilanza. “Faremo tutto il necessario – conclude la nota – per difendere i diritti della collettività contro una scelta sbilanciata, dannosa e senza giustificazioni reali”.