ordinanza dell’assessorato comunale alle attività produttive. L’associazione “Centro storico” scettica. Dalla Giunta: “Facciamo i conti con pochi vigili”
CATANIA – Un divieto per garantire sicurezza e decoro. Un provvedimento già preso nelle principali città italiane ed europee che l’amministrazione ha deciso di applicare a Catania. Dalla scorsa settimana, in tutta l’area urbana è fatto divieto di vendere bibite in contenitori di vetro, per tutta la notte. Bicchieri e bottiglie dovranno essere sostituiti con contenitori alternativi. Lo ha stabilito l’assessore alle Attività produttive di Palazzo degli Elefanti, Ludovico Balsamo, su input del sindaco Pogliese, per evitare che la mattina turisti e cittadini trovino distese di quel che resta dei bagordi della nottata precedente ma, soprattutto, che il vetro possa, una volta rotto, diventare un facile strumento per offendere.
“Si tratta di un’ordinanza che mira ad arginare l’incivile abitudine di abbandonare nelle piazze e nelle strade contenitori di vetro (bottiglie, bicchieri, etc) – afferma l’assessore Balsamo – che rappresentano, soprattutto se frantumati, un serio pericolo per l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana in quanto potrebbero essere utilizzati come corpi contundenti nel caso di risse”.
Fino al 3 novembre, dalle 22 alle 7 del mattino, dunque, niente bevande in vetro, ma solo in plastica o altri materiali. “Mantenere una città pulita e sicura dev’essere un impegno corale dei cittadini e di quanti vivono la Città e non solo dell’Amministrazione – ha detto il sindaco Pogliese. Questa ordinanza si aggiunge alle altre che hanno riguardato il divieto di volantinaggio e l’obbligo per i cittadini di raccogliere le deiezioni canine, puntando anzitutto sullo spirito di reciproca collaborazione”.
“Una città a vocazione turistica come Catania – prosegue – deve sempre offrire un’ottimale condizione di pulizia e decoro, un obiettivo a cui tutti devono contribuire, ognuno per la propria parte. Al momento potrà essere utilizzata la plastica – aggiunge – fino a quando, anche la città etnea, non diventerà plastic free”.
Una notizia salutata con favore misto a scetticismo da parte dei residenti del centro storico e, in particolare, dell’area nella quale si concentrano parte dei locali notturni, ovvero quella limitrofa a piazza Università e piazza Teatro Massimo. Riuniti nell’associazione centro storico, da tempo chiedono interventi seri e profondi che possano trasformare la vita notturna catanese in occasione di sviluppo per tutti. Anche per chi vive in strade che, talvolta, vengono letteralmente invase dagli avventori che, fino a notte fonda, schiamazzano e spesso causano disagi.
“Come tutti i provvedimenti presi dalle amministrazioni, se non sono assolutamente supportati da veri controlli in campo, diventano solo annunci pubblicitari – affermano dall’associazione. Abbiamo esperienze negative in tutti i campi, vedi musica amplificata nelle vie della movida – continuano: c’è un’ordinanza ma mancano i fonometri per misurare le eventuali violazioni”.
Non solo: secondo alcuni residenti l’ordinanza potrebbe non essere efficace per la possibilità di bere nei locali o di portarsi alcolici – e bottiglie di vetro – da casa. “Bisogna garantire controlli costanti e pugno fermo – concludono – se no risulta inefficace”.
Aspetto sul quale concorda l’assessore Balsamo, che evidenzia però come intanto si siano stabilite le regole. “Abbiamo uno strumento importante – dice. Il provvedimento è nato in seguito a un vertice con prefetto e questore che, di certo, schiereranno anche i loro uomini per contrastare l’illegalità”. Come conferma l’assessore alla Polizia municipale, Alessandro Porto.
“Continueremo ad avvalerci del presidio interforze – commenta Porto – che sta dando importanti risultati. Purtroppo – aggiunge – dobbiamo fare i conti con pochi Vigili urbani anche se, una volta che approveremo il bilancio, potranno essere avviate le procedure per nuove assunzioni”.