Buona prestazione per la squadra di Tabbiani che nel complesso ha meritato i 3 punti. Decisivo il numero 10 con un colpo di testa nella ripresa
Il Catania ritrova il successo e allontana la crisi. I rossazzurri superano per 1-0 il Taranto nel match valido per la nona giornata del campionato di Serie C. Una vittoria voluta fin dal primo minuto, non senza qualche brivido, ma meritata per quanto prodotto nell’arco dei 95 giocati. A regalare i tre punti Di Carmine con un bel colpo di testa da distanza ravvicinata.
Catania-Taranto, la partita
Tabbiani abbandona il 4-3-3 a lui tanto caro ed opta per un 4-4-2 più coperto. Schema di gioco che si trasforma in un 3-4-3 in fase offensiva, con Bouah e Marsura larghi sulle corsie esterne. Dopo una prima fase di studio, il Catania inizia a farsi vedere in avanti con la progressione del numero 77 che cade in area, ma l’arbitro lascia correre. La prima vera azione degna di nota arriva al 20′: calcio di punizione di Chiricò, Vannucchi si distende e manda in calcio d’angolo. Al 26′ nuova chance per i rossazzurri: Marsura se ne va sulla sinistra, crossa in mezzo per Di Carmine che non impatta bene e manda a lato. Il Catania continua a spingere e va nuovamente vicino al gol ancora con il suo numero 10, abile ad agganciare un traversone di Bouah e in girata a calciare in porta, ma Vannucchi è attento e blocca. Al 43′ il primo squillo del Taranto con Cianci che con un tiro dalla lunga distanza impegna Bethers. Nel finale di tempo Chiricò mette in mezzo ma nessuno ne approfitta e l’azione sfuma.
Catania-Taranto, il gol partita di Di Carmine
La ripresa si apre con un tiro di Cianci parato da Bethers. Al 52′ buco del Catania a centrocampo, Cianci arriva al limite dell’area apre per Kanoute che calcia in porta ma l’estremo difensore rossazzurro si distende e salva i suoi. Il pericolo scampato scuote i padroni di casa e al 55′ sfiorano il gol del vantaggio: scambio tra Mazzotta e Di Carmine con quest’ultimo che di destro calcia rasoterra con la palla a lato di pochissimo. Tabbiani inserisce Rizzo e il Catania accelera. Dopo aver sfiorato in due occasioni il gol, alla terza Di Carmine non sbaglia. Al 67′ cross in mezzo, Marsura di testa serve l’assist per l’inzuccata di Di Carmine che non lascia scampo a Vannucchi. Il Massimino diventa una bolgia e i rossazzurri ne traggono giovamento. Prima Chiricò impegna ancora il portiere tarantino, poi Curado colpisce la traversa. Nel finale il Taranto si gioca il tutto per tutto e va vicino al pareggio all’87’ con Fiorani che calcia dall’interno dell’area di rigore, con il pallone che esce di poco alla destra di Bethers. In pieno recupero il Catania può chiuderla definitivamente, ma dopo una grande azione in contropiede la conclusione di Dubickas si stampa sulla traversa. La sfida finisce con l’urlo liberatorio del Massimino.
Catania-Taranto, il tabellino
Marcatore: 67′ Di Carmine (C)
Catania (4-4-2): Bethers, Bouah, Castellini, Curado, Mazzotta, Chiricò (83′ Dubickas), Ladinetti (61′ Rizzo), Zammarini, Marsura (83′ Zanellato), Di Carmine (84′ Sarao), Bocic (70′ Lorenzini). A disposizione: Albertoni, Rapisarda, Maffei; Chiarella. All. Tabbiani.
Taranto (3-5-2): Vannucchi; De Santis, Antonini, Riggio; Mastromonaco (74′ Bifulco), Romano (76′ Samele), Calvano, Zonta (dal 46′ Fiorani), Panico (dal 46′ Ferrara); Kanoute, Cianci. A disposizione Loliva, Di Serio, Bonetti, Enrici, Kondaj, Heinz, Hysaj, Papaserio, Capone. All. Capuano.
Ammoniti: 44′ De Santis (T), 88′ Sarao (C)
Catania-Taranto, le pagelle
Bethers 6: Quando chiamato in causa il portiere lettone risponde presente. Dà grande tranquillità alla difesa. Sarà difficile tenerlo fuori quando tornerà Livieri.
Bouah 6,5: Castellini gli copre le spalle, lui ha licenza di dedicarsi maggiormente alla fase offensiva. Durante la gara viene più volte sollecitato e mette in mezzo diversi palloni interessanti. Presente.
Castellini 6,5: Gioca da centrale e si vede. Il difensore classe 2003 è a suo agio in questa posizione, perfettamente adatto nel ruolo di terzo a destra nella difesa a 3.
Curado 6,5: Sicuro, attento e preciso. Annulla un avversario fastidioso come Kanoute e non si risparmia mai. Anche lui trae i benefici del nuovo modulo proposto di Tabbiani. È sfortunata colpendo la traversa nel secondo tempo.
Mazzotta 6: Annunciato inizialmente come terzino sinistro, gioca la sua partita da centrale di sinistra nel terzetto difensivo davanti a Bethers. Meno corsa, ma più copertura. Si dimostra affidabile e puntuale. nella ripresa si propone con più continuità.
Chiricò 6,5: L’azione più pericolosa del primo tempo è la sua, con il calcio di punizione neutralizzato da Vannucchi. Un continuo pericolo per i pugliesi, non tradisce mai la propria squadra. Dall’83 Dubickas: sv.
Ladinetti 6: Gli avversari gli lasciano libertà, lui ne approfitta curando la regia al meglio. Si fa vedere e cambia il gioco continuamente. Nella ripresa cala fisicamente e Tabbiani lo sostituisce. Dal 61′ Rizzo 6,5: ingresso azzeccato. Il centrocampista dà nuova linfa alla manovra e dopo pochi minuti il Catania trova il vantaggio.
Zammarini 7: Il migliore del Catania. Corsa, fantasia e concretezza, il centrocampista prova a farsi dare sempre la palla per creare superiorità negli ultimi 20 metri. E anche quando c’è da ripiegare in difesa non si fa pregare.
Marsura 6,5: Parte qualche metro più indietro, ma attacca la fascia sinistra con la stessa aggressività. Nella ripresa si intestardisce con qualche dribbling di troppo, ma fornisce ancora una volta l’assist decisivo per Di Carmine. Dall’83’ Zanellato: sv.
Di Carmine 7: Nel primo tempo si costruisce un’azione da gol ma non conclude a dovere. Nella ripresa da posizione favorevole manda a lato di pochissimo. Poi la rete da rapace d’area di rigore. Un gol che sa di liberazione. Dall’84’ Sarao: sv.
Bocic 5,5: Ci mette tanto impegno ma nel corso della partita si vede poco. Prova ad allagarsi sulla sinistra per ricevere qualche pallone. Dopo aver trovato il vantaggio, Tabbiani lo sostituisce con un difensore. Dal 70′ Lorenzini 6: deve dare solidità alla difesa e ci riesce.
Tabbiani 6,5: “Faremo una grande partita”. Così alla vigilia il tecnico rossazzurro e i suoi non lo hanno smentito. Almeno sul piano del carattere. Il Catania ci ha messo voglia, ha aggredito la partita fin dai primi minuti e il cambio di modulo è servito. Che sia questa la strada da percorrere per il proseguo della stagione?