Catania, una città in cui si deve alzare una “barriera” per fermare i barbari - QdS

Catania, una città in cui si deve alzare una “barriera” per fermare i barbari

redazione

Catania, una città in cui si deve alzare una “barriera” per fermare i barbari

venerdì 12 Marzo 2021


Installati dei paletti nella scivola di accesso a piazza Federico di Svevia, dove domenica scorsa alcuni incivili avevano parcheggiato l'auto, proprio accanto al Castello Ursino

CATANIA – Avevano fatto il giro dei social network le foto di piazza Federico di Svevia con le auto parcheggiate selvaggiamente a ridosso del Castello Ursino, una cosa mai vista in nessuna città “civile”. Uno dei simboli di Catania, tra le principali attrazioni per i turisti, letteralmente accerchiata dalle vetture. Contro questo scempio avevano alzato la voce diverse associazioni cittadine, a partire da Legambiente Catania, sollecitando l’Amministrazione Pogliese a intervenire.

La risposta del Comune, in effetti, non si è fatta attendere e così – dopo via Crociferi, piazza Duomo e via Teatro Massimo – sono stati installati sul limitare della piazza dei dissuasori per impedire l’accesso veicolare nella piazza. Un provvedimento che non dovrebbe essere necessario, ma purtroppo a Catania, a causa di una parte di cittadini-barbari che non amano la città, anzi la disprezzano, si rende inevitabile.

In particolare, nella scivola di accesso laterale all’ampio spazio pedonale, sono stati posizionati paletti in ferro per evitare il fenomeno della sosta selvaggia nonostante i divieti. “Come accaduto domenica scorsa – scrive il Comune in una nota – quando agenti della polizia municipale hanno elevato circa quindici verbali di contravvenzione per sosta vietata in zona pedonale”.

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