CATANIA – Una volta completato congiungerà due porzioni della pista ciclabile cittadina. Al momento, però, il cantiere fa discutere.
Al Viale Africa lavori per rifare asfalto e i marciapiedi
Parliamo di viale Africa, importante arteria cittadina che collega il piazzale prospiciente la Stazione centrale alla piazza Europa e che, da alcune settimane, è oggetto di lavori per rifare asfalto e i marciapiedi che accoglieranno il percorso protetto per le biciclette. In tanti, infatti, lamentano la restrizione della corsia che, tra qualche settimana, si tradurrà in imbottigliamenti e ingorghi, proprio di fronte una scuola.
La lettera aperta al sindaco di un cittadino
A evidenziare alcune problematiche è un cittadino, Alessandro Dario Colombo, che scrive una lettera aperta al sindaco e che, ci tiene a dirlo subito, di professione è “architetto urbanista” con un master in Disaster management.
“Apprezzo molto il coraggio delle sue battaglie – ha scritto su Facebook – spesso causa di critiche e minacce, per le quali le porgo la mia piena solidarietà e sostegno”. Per poi passare alle critiche sulle “ultime scelte, in materia di viabilità e traffico, adottate dal Comune di Catania, relative alle soluzioni per le piste ciclabili, sia del viale Africa, che della via D. Tempio. Immagino – ha scritto – che anche lei avrà potuto notare quanto il traffico sia stato enormemente rallentato dai lavori sul viale Africa e dai semafori della rotatoria del Faro”.
Secondo Colombo, a peggiorare la viabilità sarebbe l’assenza di assi verticali e l’imbuto di piazza Giovanni XXIII: “Il traffico funziona esattamente con gli stessi principi dell’idraulica – ha spiegato Colombo – e qui è stato commesso un primo errore: confluiscono quattro flussi di traffico e ne escono tre, di cui uno, con una evidente strozzatura, causa uscita metropolitana che invade la carreggiata stradale (errore su errore!)”.
“Prevedo anni difficili ma mi auguro di sbagliare”
A peggiorare la situazione veicolare, la presenza in viale Africa di una scuola – la Sante Giuffrida – del centro fieristico Le Ciminiere e, a breve, del nuovo Tribunale, nonché l’assenza “per assurdo – di altri assi viari primari che, da piazza dei Martiri, defluiscano verso Catania est e i quartieri di Ognina-Picanello e Cannizzaro” ha aggiunto. “Prevedo anni difficili – ha concluso – ma mi auguro di sbagliare”.
A confermare lo studio preliminare alla base dell’intervento è stato il Comune: “La scelta del percorso definitivo è frutto di un’attenta valutazione della simulazione dei flussi di traffico in una zona strategica per la mobilità cittadina” riporta il comunicato stampa di avvio dei lavori in viale Africa. E comunque, i disagi dovrebbero essere limitati nel tempo”.
La risposta del Comune: la carreggiata non restringerà
I lavori attuali riguardano infatti il livellamento della strada e sono propedeutici alla realizzazione della pista ciclabile “che – hanno assicurato da Palazzo degli Elefanti – non restringerà affatto la carreggiata, nemmeno nel punto più stretto. Stiamo parte dal livellamento della strada e lo stiamo facendo proprio in questo periodo che le scuole sono chiuse e che le attività delle Ciminiere ferme” hanno proseguito dal Comune, confermando che ci vorrà “un mesetto: si conta di aprire prima dell’inizio delle scuole”.
Una seconda fase dei lavori, in programma dopo l’estate, riguarderà il rifacimento dell’intero manto stradale e dei marciapiedi, attualmente caratterizzati da difformità e discontinuità, con interventi eseguiti in orario notturno per limitare al minimo i disagi alla circolazione e ai residenti.
A salutare positivamente l’intervento è stato invece Lungomare Liberato, pagina Facebook molto attiva nelle tematiche green e di mobilità. “Da qualche giorno, in viale Africa, sono iniziati i lavori nella corsia in direzione nord, per la pista ciclabile che finalmente collegherà il centro con il lungomare – hanno scritto gli attivisti -. Doveva essere pronta circa 15 anni fa, ma i suoi fondi, quasi un milione di euro, vennero follemente dirottati per realizzare la fontana al tondo Gioeni. Adesso stanno utilizzando quelli del Pnrr destinati alle ciclabili e inutilizzabili per altri scopi. Speriamo – hanno aggiunto – che con quest’opera verranno anche sistemati i marciapiedi”.

