Tappa del tour di Cateno De Luca a Palermo, in scena al teatro Golden. Un lavoro che ha dato vita ad un CD musicale intitolato “Stati d’Animo“, composto da dodici tracce, in cui il sindaco di Messina racconta, attraverso la musica, alcuni percorsi autobiografici e a sfondo sociale.
La decima traccia, chiamata proprio “A Modo Mio“, rappresenta per il sindaco di Messina un legame tra passato e presente, fra il giovane sè appassionato di musica e l’attuale versione improntata maggiormente sul fronte politico. QdS l’ha intervistato “a modo suo”, tra confessioni, clarinetti ed esibizione. E come suo costume, Cateno le ha “suonate” a tutti.
“A modo mio: nella musica, nella politica come nella vita. Provengo da una metropoli di mille abitanti, ovvero Fiumedinisi, dove sono cresciuto da un punto di vista politico e professionale – dice De Luca -. Da lì sono partito a realizzare i miei sogni con la valigia di cartone, titolo di un brano che sto perfezionando. Questo mi ha consentito ad arrivare a realizzare parte dei miei sogni”.
Un suo sogno, lo sappiamo tutti, è quello di diventare presidente della Regione: “Musumeci è una malapianta da estirpare. A febbraio mi dimetto da sindaco di Messina e poi si parte. Io corro da solo. La Regione da decenni è stata occupata abusivamente da personaggi che hanno preferito continuare a galleggiare e non intervenire sulle questioni strutturali che ci trasciniamo da anni – dice De Luca -. Dobbiamo dire basta, è arrivato il momento che ci sia un “sindaco di Sicilia” come presidente della regione che finalmente si occupi di amministrare questa terra”.
Nessuno ha saputo amministrare, nessuno ha saputo spendere. Se dovessi essere eletto – prosegue De Luca – porterei avanti subito quattro azioni concrete: il risanamento economico-finanziario della Regione, l’eliminazione delle sovrastrutture che servono solo per sistemare i trombati della politica, l’eliminazione degli affari solo per i privati come nel settore rifiuti dove non abbiamo speso 70 milioni di euro e abbiamo perso fondi e occasioni, infine maggiori finanziamenti e considerazioni per i comuni”.
Qualche giorno fa è arrivata la notizia che Messina è prima tra i progetti pilota ad alto impatto sulla rigenerazione urbana del PNRR.
Ben 99 milioni di euro di progetti da investire su alcune precise zone disagiate e periferiche della Città dello Stretto. La stragrande maggioranza delle somme stanziate dal programma del MIT per la rigenerazione urbana della Sicilia andranno a Messina. Per capirci a Catania saranno destinati 14 mln per Librino e a Palermo pochi spiccioli, con la solita progettualità dei fichi secchi del capoluogo regionale.
“Prima tutti mi prendevano in giro, appena sono arrivato a Messina ho fatto piazza pulita, e per questo mi mandavano la corte dei Conti. Quella stessa corte dei Conti ora mi prende come esempio perchè ho tagliato cosa c’era da tagliare – continua De Luca -. Ho una squadra di grandi professionisti, e così sarà alla Regione: so già quale sarà la mia giunta”.

