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Cateno De Luca lancia il progetto Ti Amo Sicilia: “Sarà trasversale, Isola sopra i partiti”

Cateno De Luca lancia il progetto Ti Amo Sicilia: “Sarà trasversale, Isola sopra i partiti”

Un intergruppo che avrà una funzione chiara: “Dare una svegliata al governo Schifani. Non possiamo continuare a pettinare le bambole”

Il 3 gennaio 2026 a Catania Cateno De Luca formalizzerà il proprio commiato da Sud Chiama Nord. Ad annunciarlo è stato lo stesso parlamentare regionale, durante la conferenza stampa, convocata a Palazzo dei Normanni, per chiarire il perimetro e il significato dell’iniziativa che porterà al debutto ufficiale del “Governo di liberazione“, in programma domenica 18 gennaio a Caltagirone, in provincia di Catania.

De Luca: “Scelta politica e programmatica. Geografia dell’Ars è destinata a cambiare”

Da oggi entra in campo “Ti Amo Sicilia”. Non è Sud Chiama Nord. È una scelta chiara, politica e programmatica”, ha detto, sottolineando che “la geografia politica all’Ars è destinata a cambiare già nelle prossime settimane”. De Luca ha spiegato che il cambio di passo vede in campo il Centro studi Ti Amo Sicilia, costituito a marzo 2025 e oggi pienamente strutturato. “Con l’entrata in campo del Centro studi non svolgerò più attività di partito nelle competizioni elettorali – ha detto -. Da questo momento il mio impegno sarà orientato a spiegare cosa succederà in Sicilia nei prossimi mesi e cosa significa ‘Governo di liberazione’”.

L’iniziativa del 18 gennaio a Caltagirone, ispirata all’Appello ai liberi e forti di don Sturzo, sarà un momento aperto a tutte le componenti istituzionali e sociali: parlamentari regionali, nazionali ed europei, sindaci, amministratori locali, forze sociali e datoriali, Anci, Terzo settore e ordini professionali. “Sarà il momento in cui presenterò il mio modello di Sicilia e come agirà il ‘Governo di liberazione’ – ha spiegato De Luca – con un principio guida chiaro: la Sicilia al di sopra dei partiti”. Durante l’incontro con i giornalisti De Luca ha annunciato la nascita di un intergruppo parlamentare all’Assemblea regionale siciliana, aperto a tutti i deputati che condividano il progetto. “Non ho preclusioni politiche né personali. Chi vuole esserci, ci sarà. Chi si imbarazza, se ne assumerà la responsabilità”. Un intergruppo che avrà una funzione chiara. “Dare una svegliata al governo Schifani. Non possiamo continuare a pettinare le bambole”, ha detto il sindaco di Taormina.

De Luca contro Dagnino: “Manovra falcidiata e Parlamento mortificato”

Il ridimensionamento dei fondi e lo smantellamento sistematico della legge di stabilità certificano una responsabilità politica che non può più essere elusa“. È l’affondo di Cateno De Luca, leader di Sud chiama Nord, contro l’assessore all’Economia della Regione siciliana, Alessandro Dagnino, al centro di una dura critica sulla gestione della manovra finanziaria. “Un assessore al Bilancio che dà l’ok in commissione Bilancio a una legge di stabilità da oltre 130 articoli e poi assiste, senza colpo ferire, alla sua falcidia per l’ennesima volta, fino a ridurla quasi della metà, dovrebbe porsi una domanda semplice: qual è il suo ruolo? È un tema politico, non personale perché ci troviamo ancora una volta davanti a un assessore che viene smentito dalla propria maggioranza”.

Secondo De Luca, il comportamento dell’assessore finisce per indebolire lo stesso presidente della Regione. “Un assessore al Bilancio – dice – dovrebbe impedire che in commissione passino provvedimenti destinati a essere tagliati subito dopo. Così si alimenta un meccanismo per cui si vota tanto per sbloccare il procedimento e poi scatta la tagliola. È una presa in giro del Parlamento”. Nel mirino anche il rispetto del lavoro dei deputati. “Noi abbiamo votato quella legge in commissione Bilancio – sottolinea De Luca -. Se qualcuno ritiene di doverne modificare l’impianto, dovrebbe avere la decenza politica di discuterne con chi l’ha approvata. Non farlo è un errore politico grave, che riguarda Dagnino ma anche Schifani”. De Luca parla di sindrome del ‘Re Sole’, che rischia di trasformarsi in ‘Re Solo’. “Il presidente Schifani faccia attenzione al suo cerchio magico, ai collaboratori e agli assessori che lo costringono continuamente a rimangiarsi provvedimenti già approvati”.

“La situazione è gravissima – conclude De Luca – perché stiamo assistendo alla mortificazione delle procedure parlamentari, con l’applicazione di metodi che nulla hanno a che vedere con un confronto democratico serio. Così non si governa e non si riforma: si svuotano le istituzioni e si tradisce la fiducia dei siciliani”.

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