Cateno De Luca, toro scatenato - QdS

Cateno De Luca, toro scatenato

Cateno De Luca, toro scatenato

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sabato 16 Ottobre 2021

Cateno De Luca sa incassare i sorrisetti di circostanza davanti alle sue provocazioni social, nel frattempo piazza i ganci che faranno uscire Messina dall’archetipo di città dei baraccati

Qualche settimana fa vi avevo descritto il Sindaco di Messina, Cateno De Luca, come persona che sa far di conto e sa costruire le carte amministrative con un indirizzo politico.

È
arrivata la notizia che Messina è prima tra i progetti pilota ad alto impatto sulla
rigenerazione urbana del PNRR.

99
milioni di euro di progetti da investire su alcune precise zone disagiate e
periferiche della Città dello Stretto.

La
stragrande maggioranza delle somme stanziate dal programma del MIT per la
rigenerazione urbana della Sicilia andranno a Messina. Per capirci a Catania
saranno destinati 14 mln per Librino e a Palermo pochi spiccioli, con la solita
progettualità dei fichi secchi del capoluogo regionale.

Cateno
scrive, presenta le carte in regola e colpisce duro. Mentre gli altri si
ammantano di retoriche e programmi velleitari, se non fantasmagorici, come il
già bocciato Centro Direzionale della Regione, mentre perdono 431 mln  sui progetti in agricoltura per scadente
capacità progettuale.

Cateno
De Luca sa incassare i sorrisetti di circostanza davanti alle sue provocazioni
social, nel frattempo piazza i ganci che faranno uscire Messina dall’archetipo
di città dei baraccati.

È
uno dei pochi politici che si interessa fattivamente di periferie, lì dove la
gente è scoraggiata e non va più a votare. Nel frattempo tutti gli altri si
affollano, come pesci in uno stagno senza acqua, nei centri urbani residenziali,
dove vive il ceto medio riflessivo.

Un
giorno sì scoprirà che la riflessione era solo sopravvivenza di rendite di
posizioni perdenti.

Altri
28 mln Cateno li ottiene per la riqualificazione del quartiere dell’Annunziata.

Colpo
su colpo, sinistro – destro, dimostra che Lui, non l’Altro, il Sindaco lo sa
fare.

Ma
lui punta più in alto. Vuole fare il Presidente dei Siciliani.

E
conoscendolo difficilmente si arrenderà.

È un
toro peloritano che non molla, abituato a colpire e ad essere colpito.

A febbraio
si toglierà, ha annunciato, le catene.

Si
dimetterà per correre, cantare la sua canzone intelligente, come Cochi e
Renato, che farà cantar tutta la gente.

E
diventerà un Toro scatenato.

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