Inizia il tour regionale di Sud chiama Nord di Cateno De Luca che ha presentato il “Governo di Liberazione“, un nuovo percorso politico dell’ex sindaco di Messina che attraverserà tutte le principali città e province siciliane con incontri pubblici, momenti di ascolto con cittadini, sostenitori, amministratori e cittadini. Le tappe del tour toccheranno Agrigento, Caltanissetta, Catania, Enna, Agrigento Messina, Palermo, Ragusa, Siracusa, Trapani.
De Luca: “Adesso siamo a un punto di svolta, è richiesta serietà”
“A lanciare un messaggio politico chiaro è Cateno De Luca, che afferma- si legge nella nota – La Sicilia è arrivata a un punto di svolta: o si ha il coraggio di rompere gli schemi e liberarla dalle lobby che la tengono ostaggio imponendo un insopportabile ‘pizzo legalizzato’ oppure questa terra continuerà a essere soffocata da giochi di potere e improvvisazione”.
“Ho ormai risolto i miei problemi di salute. A dicembre effettuerò l’ultimo test, ma tutto sembra definitivamente superato. E proprio per questo, in un momento così delicato per la Sicilia, riprendo adesso il percorso che ho dovuto interrompere quasi due anni fa, nell’aprile del 2024, a causa dei miei gravi problemi di salute”.
“Coinvolgimento di uomini e donne di buona volontà sdegnati dalla stucchevole guerra tra conservatori del sistema ed improvvisati Savonarola”
“Oggi la Sicilia vive una fase complessa, – prosegue De Luca nella nota – che richiede serietà, responsabilità e una visione capace di guardare lontano intervenendo immediatamente con riforme strutturali che richiedono il coinvolgimento di uomini e donne di buona volontà sdegnati dalla stucchevole guerra tra conservatori del sistema parassitario ed improvvisati savonarola ben pagati. La Sicilia negli ultimi dieci anni è stata governata da tutto l’arco costituzionale, ma la situazione è andata sempre peggiorando perché tutti hanno preferito mangiare la mela del peccato gestendo come un bancomat i nostri destini, evitando di imbracciare l’ascia delle riforme per squarciare la cappa di rassegnazione e sudditanza che pervade buona parte dei siciliani”.
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