“La Lega alza i muri e alimenta disinformazione”
“Depenalizzare significa colpire i traffici illeciti”
Cannabis, perché la strada della depenalizzazione è quella giusta?
“Depenalizzare la coltivazione domestica di cannabis favorirebbe tutta una serie di vantaggi sociali ed economici che non possiamo trascurare. Innanzitutto, il progetto non mira né a incrementare i consumi né tantomeno a sollecitare gli abusi. Anzi, come dimostrano i dati del Canada che ha legalizzato nel 2018, la liberalizzazione scoraggia il consumo da parte delle fasce più giovani. Questo perché un regime legale, consente un’informazione più onesta su usi, benefici e rischi, e contribuisce così alla formazione di un consumo più responsabile. Ma depenalizzare significa anche garantire la sicurezza dei cittadini, tenendoli alla larga dai traffici illeciti e da sostanze spesso alterate con prodotti chimici estremamente dannosi. Il che consentirebbe di assestare un colpo senza precedenti alle mafie e alle loro economie, come ribadito anche dall’ex Procuratore Nazionale Antimafia Federico Cafiero De Raho. Inoltre, è in gioco anche una grave questione di giustizia e diritto alla salute. In Italia la produzione di cannabis medica – legale dal 2007 – non copre nemmeno la metà del fabbisogno nazionale. Molti pazienti, quindi, spesso sono costretti a coltivare in casa, restando a volte coinvolti in processi assurdi dove vengono accusati di aver prodotto quel farmaco che lo Stato non ha saputo garantirgli”.
Al Senato adesso c’è una proposta di legge sullo stesso tema ma di segno opposto: Cosa succederà?
“Non c’è un’impasse di base. L’impasse ci sarà soltanto se la destra continuerà a restare arroccata nelle sue posizioni e nei suoi preconcetti. Perché, pur con queste due diverse proposte di legge, continuano ad esserci in teoria le condizioni per un confronto costruttivo. Anche nella proposta a mia prima firma si parla infatti di sanzioni, ma in un’ottica ben diversa che va al di là dei pregiudizi, quella cioè che riconosce le peculiarità della cannabis, i fenomeni sociali a cui è collegata, e dunque l’urgenza di introdurre una regolamentazione seria. La Lega invece parla solo di droghe, senza distinzioni. Continua ad alzare muri e così facendo alimenta la disinformazione e l’ignoranza, arrecando un danno soprattutto ai più giovani, ai quali invece dovremmo spiegare con chiarezza le differenze tra le diverse sostanze e soprattutto i diversi indici di pericolosità per allontanarli dal consumo di droghe”.