Cavalieri di Vittorio Veneto, la Sicilia e i racconti di guerra - QdS

Cavalieri di Vittorio Veneto, la Sicilia e i racconti di guerra

Cavalieri di Vittorio Veneto, la Sicilia e i racconti di guerra

web-dr |
mercoledì 31 Marzo 2021

Il 18 marzo si è celebrato il cinquantatreesimo anno della nascita dell’Ordine di Vittorio Veneto istituito a Roma il 18 marzo 1968.

Il 18 marzo si è celebrato il cinquantatreesimo anno della
nascita dell’Ordine di Vittorio Veneto istituito a Roma il 18 marzo
1968.

Ogni famiglia Italiana ha avuto nel proprio albero
genealogico bisnonni che hanno difeso la Patria dall’invasore Austriaco che
minacciava i confini.  Soldati che hanno
combattuto nelle Prealpi venete, sull’altopiano del Carso e sulle Alpi Carniche
lungo il “Fiume sacro alla Patria “il (Piave). A questi reduci, si
aggiungeva il dramma di decine di migliaia di feriti e mutilati che avevano sul
petto le medaglie al valore conquistate sul campo di battaglia.

L’Ordine fu istituito con legge 263/1968 nel
cinquantenario della vittoria italiana nel primo conflitto mondiale al fine di
«esprimere la gratitudine della Nazione» a tutti i combattenti che avendo
combattuto durante il primo conflitto mondiale, o nelle guerre precedenti, avessero conseguito la
croce a merito di guerra o si fossero trovati nelle condizioni per poterne
esserne insigniti

Cinquantatré anni fa, furono ricordati un Centinaio di
migliaia di reduci italiani chiamati sotto le armi e ritornati da una guerra di
posizione e logoramento in Europa e anche quei combattenti dell’esercito
imperiale austro-ungarico che avevano partecipato al conflitto nel periodo
1914-1918 e che fossero divenuti cittadini del Regno d’Italia per annessione
dei territori conquistati.

Nella nostra amata terra di Sicilia furono Onorati quei “picciotti
siciliani” reduci da una guerra imposta che apparentemente non gli apparteneva,
per una guerra per il regno Italiano, a difesa del sacro suolo della propria
patria.

 L’Ordine
cavalleresco, era destinato a tutti i reduci
che, alla data del 1º gennaio
1968, fossero ancora viventi; oltre al diploma di riconoscimento, su cui figurano
come maniero e chiesa d’onore rispettivamente il castello del Buonconsiglio di
Trento e la cattedrale di San Giusto di Trieste, la legge prevedeva un assegno
vitalizio senza reversibilità di 60 000 lire, per i combattenti con reddito non
superiore al minimo imponibile previsto ai fini dell’imposta complementare.
L’unica forma di reversibilità prevista era, in caso di morte del reduce,
un’ulteriore annualità del vitalizio versata alla vedova o ai figli superstiti.

L’insegna dell’ordine era invece una croce greca piena,
incisa, caricata di uno scudetto a forma di stella a cinque punte sorretta da
un nastro con il tricolore italiano e una riga azzurra.

In queste ricorrenze che raggruppa gli insigniti
dell’onorificenza commemorativa, costituita dalla classe di Vittorio Veneto, si
ricordano giustamente gli episodi più gloriosi, e talvolta anche quelli meno
gloriosi della “grande guerra”.

E ‘importante ricordare che la “Regione” che ebbe il
maggior numero di caduti
, – in quella tragica guerra– fu proprio la
Sicilia, che era la Regione più lontana dal “Fronte, seguono la Sardegna e
l’intero meridione e poi le Regioni Settentrionali.

Dobbiamo essere orgogliosi di quanto hanno fatto i Soldati
Siciliani, nel corso della prima guerra mondiale, con spirito di sacrificio e
con senso di responsabilità e ritenendo, quasi sempre, che i loro sacrifici
potessero essere utili alla conquista delle terre irredenti.

Tra questi valorosi uomini vi erano anche dei ripostesi, tra
cui poco più che trentenne, il soldato Salvatore Denaro. Nel 1917 -Raccontano
i familiari -una violenta offensiva degli eserciti austriaco e tedesco
costrinse le truppe del regio esercito a ripiegare da Gorizia e dal Carso in seguito
alla disfatta di Caporetto. Gli eserciti della Triplice Alleanza vennero
fermati sul Piave e dopo un anno di resistenza le truppe italiane ripresero
l’offensiva. Probabilmente sul campo di battaglia, avrà visto uniti con vero
spirito nazionale, durante una ricognizione o all’interno di una trincea, umbri
e siciliani, marchigiani e calabresi, toscani e lucani.

I “nostri” reduci hanno portato nel loro animo e nei loro
cuori, nell’espletamento del rispettivo servizio, quei sentimenti di fratellanza
e d’irredentismo fra gli italiani, quella solidarietà e quella “cultura italica,
che nei millenni hanno caratterizzato (e che caratterizzano) la vera IDENTITA’
del Popolo Italiano, della NAZIONE italiana.

I gruppi presenti sui vari social e il memoriale dei
cavalieri di Vittorio Veneto presso l’Abside della chiesetta di s. Paoletto
annessa al museo della Battaglia di Vittorio Veneto, contribuiscono alla
diffusione della conoscenza dell’ordine cavalleresco e quindi alla scoperta di
antenati insigniti dell’onorificenza commemorativa.

E’ importante tenere vivo il ricordo di questi uomini
d’altri tempi, esempi di valori autentici che, anziché piegarsi alla disfatta
di Caporetto, compirono il loro dovere, per la difesa del patria e al solo
scopo del bene indissolubile del paese.

Oggi, spetta a tutti gli eredi dei Cavalieri di Vittorio Veneto raccogliere l’eredità di coloro che, come fanti contribuirono a riportare numerose vittorie sul vastissimo fronte che andava dallo Stelvio all’Adriatico, mantenendo ancora viva il ricordo della battaglia di Vittorio Veneto che travolse definitamente il nemico assicurando la vittoria all’Italia ed ai suoi alleati.  

Antonino Di Mauro

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017