Centri commerciali naturali, sbloccate le fideiussioni - QdS

Centri commerciali naturali, sbloccate le fideiussioni

Michele Giuliano

Centri commerciali naturali, sbloccate le fideiussioni

giovedì 24 Febbraio 2022

Dopo un parere dell’avvocatura dello Stato, la Regione ha comunicato la possibilità di chiedere lo svincolo delle polizze

PALERMO – Sembra che si stia finalmente sbloccando l’annosa questione dei centri commerciali naturali. Il dipartimento regionale delle Attività produttive ha comunicato la possibilità per le imprese, i cui progetti rientrano tra i cosiddetti “Progetti Incagliati”, di richiedere lo svincolo delle polizze fideiussorie anche in assenza di decreto di concessione definitiva.

Per “Progetti Incagliati” si intendono i progetti, presentati in attuazione della linea d’intervento 5.1.3.3 del Po Fesr Sicilia 2007-2013, conclusi e funzionanti alla data del 31 dicembre 2015, le cui spese sono state riconosciute ma ancora non è stato possibile effettuare l’erogazione del saldo per l’assenza di risorse finanziarie nei capitoli dedicati e, quindi, emettere il provvedimento di concessione definitiva del contributo; un vincolo per le aziende che non hanno ad oggi potuto ottenere il saldo spettante, né chiudere le polizze collegate.

Finalmente, queste imprese possono richiedere ed ottenere lo svincolo delle polizze fideiussorie emesse per la richiesta dell’anticipazione del 50% del contributo concesso in via provvisoria. Ad oggi, infatti, in osservanza alla prescrizione contenuta nello schema di garanzia fideiussoria per la richiesta dell’anticipazione del 50% del contributo concesso in via provvisoria, non è stato possibile farlo, perché nel bando si specificava che “la garanzia sarà svincolata dall’assessorato solo su istanza scritta del soggetto contraente e solo dopo l’emissione del provvedimento di concessione definitiva da parte dell’assessorato”.

Finora, in assenza del provvedimento definitivo, gli uffici regionali hanno sempre negato lo svincolo delle polizze. Finalmente, però, sembra che si sia giunti alla conclusione: nella considerazione che la procedura di chiusura del procedimento di erogazione del contributo concesso, non si è svolta secondo le originarie previsioni e nei tempi dettati, ma si è protratta in modo anomalo per lunghissimo tempo ed è tutt’ora in fase di stallo, è stato richiesto un parere all’avvocatura di Stato.

Non sono prevedibili, al momento, i tempi di definizione, e gli stessi uffici si sono resi conto che continuare a negare lo svincolo avrebbe significato danneggiare doppiamente le imprese, in quanto a fronte della mancata erogazione di quanto dovuto si continua a far sostenere alle stessa il costo della fideiussione.

L’avvocatura di Stato ha quindi rilevato come siano venute meno le ragioni di garanzia della fideiussione in parola, e cioè l’eventuale recupero delle somme elargite come acconto, in quanto si tratta di progetti definiti e di spese già riconosciute, per cui si è favorevolmente espressa in merito allo svincolo tanto richiesto dalle imprese. La misura prevedeva agevolazioni legate all’articolo 62 della legge regionale n. 32 del 23/12/2000, in favore dei Centri Commerciali Naturali, delle piccole e medie imprese commerciali, artigianali e di servizi e dei consorzi di pmi commerciali insediati al loro interno. Il centro commerciale naturale ha iniziato a diffondersi alla fine degli anni novanta, con l’obiettivo di denominare con un’espressione più accattivante quella che fino ad allora era stata chiamata “area commerciale centrale” o “area commerciale del centro storico”.

La Regione ha elaborato forme giuridiche ad hoc (leggi regionali n. 10 del 15 settembre 2005 e n. 21 dell’8 novembre 2007), che prevedono esplicitamente questa figura, equivalente di fatto a quella di un consorzio di imprese commerciali. Si tratta della unione di piccoli esercenti, ubicati in una planimetria specifica di un centro storico, allo scopo di elaborare strategie comuni di marketing, fornire servizi ai consumatori e agli eventuali turisti, collaborare con gli enti locali nella promozione del territorio.

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