AGRIGENTO – È tempo di restauri e ristrutturazioni nel territorio agrigentino. Infatti, molti privati stanno ottenendo finanziamenti per sistemare le proprie facciate.
“Sento di dire grazie agli agrigentini – commenta il sindaco Firetto – che con amore per il centro storico hanno deciso di investire nel recupero degli immobili, ottenendo un contributo per il rifacimento dei prospetti”.
Una quarantina in tutto i privati che stanno ottenendo fino al 50 per cento della spesa, mentre ventiquattro hanno già avuto il contributo in queste settimane. “Confido nell’effetto emulazione – aggiunge Lillo Firetto – perché, come sono stati impegnati 500 mila euro di fondi regionali a questo scopo, c’è un altro milione a disposizione con le stesse finalità, cui vanno aggiunti 500 mila euro dal progetto Girgenti. Recuperare le facciate – conclude – significa recuperare valore e bellezza. Se a questo uniamo gli interventi pubblici in centro storico potremo dire di aver realizzato un atto d’amore collettivo per il cuore della città”.
È anche tempo di restauri, perché è stato presentato il lavoro di recupero riguardante la statua dell’Immacolata della Basilica, in piazza San Francesco.
I lavori sono frutto della collaborazione tra l’Arcidiocesi di Agrigento, la Soprintendenza ai Beni Culturali, la Parrocchia Basilica Immacolata, la Confraternita dell’Immacolata e tutta la Comunità ecclesiale. L’intervento di restauro, eseguito dalla dottoressa Ivana Mancino, è stato condotto secondo criteri scientifici e nel rispetto dei principi e delle teorie del restauro moderno. Si è proceduto ad effettuare interventi e metodologie opportunamente studiate per restituire la corretta leggibilità dell’opera, rispettandone comunque la materia originale, il valore artistico e, ancora più importante, il valore devozionale a cui tutti i fedeli sono legati.
Per lo studio e per tutte le fasi di restauro è stata prodotta una documentazione fotografica, insieme ad una campagna di analisi diagnostiche che ha scoperto sette stratigrafie di colori sovrapposti nel tempo. Ricerche storico-archivistiche e fotografiche hanno permesso di ottimizzare il restauro conservativo. Non solum sed etiam, si avvia al recupero anche l’ex carcere mandamentale di piazza della Vittoria a Favara, finanziato con 540 mila euro dall’assessorato regionale della Famiglia e delle Politiche Socilali.

