La coalizione di centrodestra è l’unica ad aver inserito nel proprio programma la realizzazione del Ponte sullo Stretto
“Per l’Italia” è il titolo scelto dalla coalizione composta da Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia e Noi moderati, per quello che ha alleanza ha definito “accordo quadro di programma per un governo di centrodestra”. Un programma che costa di 15 macro-aree, ciascuna delle quali costituita da un elenco che oscilla tra i 7 e i 16 punti programmatici.
Nel programma stilato dal centrodestra, che secondo i sondaggi vedrebbe Giorgia Meloni premier, largo campo trovano i temi legati a “Sicurezza e contrasto all’immigrazione illegale” e a “Difesa del lavoro, dell’impresa e dell’economia” mentre poco spazio occupano le strategie mirate al rilancio del Sud.
Per il Mezzogiorno si pensa alle infrastrutture
Gli unici punti in cui sono presenti interventi rivolti specificatamente al Mezzogiorno si trovano sotto la voce “Infrastrutture strategiche e utilizzo efficiente delle risorse europee”: qui si parla infatti di “garantire la piena attuazione delle misure previste per il Sud Italia e le aree svantaggiate” e di “rendere l’Italia competitiva con gli altri Stati europei attraverso l’ammodernamento della rete infrastrutturale e la realizzazione delle grandi opere. Potenziamento della rete dell’alta velocità per collegare tutto il territorio nazionale dal Nord alla Sicilia, realizzando il ponte sullo Stretto”.
Ponte sullo Stretto, il “pallino” di Berlusconi
Nel confronto con gli altri programmi, salta all’occhio che la coalizione di centrodestra è l’unica ad aver inserito nel proprio programma la realizzazione del Ponte, che secondo il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, è “una grande opera che è indispensabile per rendere più unito e più moderno il nostro Paese”.
“Ho sempre ritenuto – ha aggiunto il Cavaliere in una recente intervista – che il Ponte sullo Stretto fosse una priorità assoluta e che costituisse uno dei progetti più importanti per il Paese. Non ho cambiato idea. Rimane una priorità assoluta, non solo per collegare la Calabria e la Sicilia, ma per completare uno dei principali corridoi europei di traffico ferroviario e autostradale”.