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Primarie centrosinistra, Avs accoglie l’invito di La Vardera: “No a candidati in passato col centrodestra o Dc”

Primarie centrosinistra, Avs accoglie l’invito di La Vardera: “No a candidati in passato col centrodestra o Dc”

Avs mette sul tavolo un codice etico che preveda l’esclusione di candidati e gruppi legati a precedenti esperienze amministrative con il centrodestra o associati alla vecchia area democristiana cuffariana

Alleanza Verdi e Sinistra si dice disponibile a valutare le primarie del centrosinistra in vista delle prossime elezioni regionali proposte dal leader di Controcorrente, Ismaele La Vardera, ma stabilisce subito condizioni rigide per non ripetere “gli errori che hanno portato al disastro del 2022”.

Lo affermano Alessandra Minniti, Pierpaolo Montalto e Fabio Giambrone, rappresentanti regionali di Avs, che sollecitano un confronto immediato e una chiara definizione dei perimetri del fronte progressista in vista delle prossime elezioni regionali.

AVS: “No agli errori del passato”

Per il partito, le primarie possono rappresentare un metodo valido, purché supportate da norme precise e da un percorso politico limpido. Il richiamo è alla candidatura dell’ex eurodeputata Caterina Chinnici, allora presentata come volto del centrosinistra e oggi passata a Forza Italia: un episodio che, sottolineano, contribuì a incrinare i rapporti con il Movimento 5 Stelle e a far crollare l’intera alleanza.

La dirigenza di Avs propone inoltre di estendere il dialogo a realtà sociali e sindacali che “condividono valori e battaglie” con l’area progressista, così da scongiurare una nuova crisi come quella emersa alle ultime regionali.

Il nodo decisivo, tuttavia, riguarda la definizione delle linee politiche della coalizione. Per questo Avs mette sul tavolo un codice etico che preveda l’esclusione di candidati e gruppi legati a precedenti esperienze amministrative con il centrodestra o associati alla vecchia area democristiana cuffariana. “Troppi – denunciano – stanno cercando nuovi approdi in vista delle elezioni”.

Se le regole saranno definite con precisione, concludono, la scelta del nome per la presidenza “non sarà un problema, con o senza primarie”.

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