La cultura abbandonata, per davvero. È il caso siciliano dell’Anfiteatro di Cerda, in provincia di Palermo, realizzato da oltre 20 anni ma non è mai stato inaugurato. Con una capienza da 1.500 posti, costruito su un lotto di oltre 5 ettari in contrada Malluta-Cascio, l’opera di architettura contemporanea si trova in stato di abbandono perché la strada di accesso è in condizioni precarie.
Nelle scorse settimane è stata lanciata una petizione su Change.org dal gruppo “Nella Valle dei Racconti”, che riunisce le associazioni Armonia, Cerda Accanto, Ciao Marianna, A.S.D. Cerda Giuseppe Macina e le associazioni Radio Cerda Antenna Uno, La Nuova Compagnia Città di Cerda e il Circolo Fiordaliso.
Uno degli obiettivi principali delle associazioni firmatarie è la realizzazione della prima edizione del Festival multiculturale “Nella valle dei racconti”, manifestazione che dovrebbe svolgersi nei giorni a cavallo tra i mesi di luglio e agosto, a cadenza annuale.
“Stiamo lavorando su due fronti: una richiesta fondi per la cultura e il lancio di un crowdfunding“, commenta Salvatore La Tona, uno degli organizzatori del Festival. L’attivista culturale, nato a Cerda, lavora da tre anni con il collettivo StranuMundu Édition, una casa editrice, occupandosi di pubblicazione di libri, organizza eventi sulle scritture applicate, reading e narrazioni tra Lione, Strasburgo, Chambery, Grenoble e Cagliari.
“L’idea – aggiunge – è quella di portare fuori dai libri le parole. Stiamo preparando un calendario di eventi che coinvolga non solo la comunità di Cerda ma che abbia un ampio respiro”. L’evento dovrebbe coinvolgere, per la prima volta, gli assessori alla cultura dei comuni di Cerda, Sciara, Montemaggiore, Alia e Aliminusa, diverse associazioni e la Pro Loco di Alia.
“Negli anni ho visto fiorire tante narrazioni e competenze culturali. Dobbiamo raggruppare e valorizzare le risorse umane”, conclude il cerdese. “Per non limitarci solo alla proposta – aggiungono i firmatari della petizione – nell’ambito di un auspicabile e corretto rapporto con l’assessorato regionale dei Beni culturali e dell’identità siciliana e con il Comune di Cerda, precisiamo che, qualora si arrivasse al ripristino dell’anfiteatro di Cerda, ci impegniamo a promuovere tutte quelle attività culturali necessarie alla duratura fruibilità dello stesso”.
“L’amministrazione comunale di Cerda condivide l’iniziativa ed è disponibile a consegnare l’opera in comodato d’uso alle associazioni che hanno lanciato la petizione – commenta il sindaco di Cerda, Salvatore Geraci -. Un’idea e un modo per restituire, alla comunità, un luogo degradato e abbandonato da più di venticinque anni, dove, tra l’altro, ci si può arrivare solo con dei fuoristrada attraversando una trazzera”.
Mario Catalano

