Inps, certificazione unica 2023, cos'è, come si ottiene

Inps, Certificazione Unica 2023, cos’è, scadenza, istruzioni, quando richiederla

Inps, Certificazione Unica 2023, cos’è, scadenza, istruzioni, quando richiederla

Redazione  |
giovedì 02 Marzo 2023

A partire dal 16 marzo 2023 l'Inps renderà disponibile la Certificazione unica (Cu) 2023, relativa ai redditi percepiti nel 2022. Ecco tutte le informazioni utili

A partire dal 16 marzo 2023 l’Inps renderà disponibile la Certificazione unica (Cu) 2023, relativa ai redditi percepiti nel 2022. In questo articolo gli aggiornamenti, le date e relative scadenze, e tutte le informazioni utili per richiedere e scaricare il documento.

Ma procediamo con ordine, cosa è la Certificazione Unica e come si può ottenere.

Come si può scaricare la CU 2023?

Accedendo con le proprie credenziali (Spid, Cie o Cns) al portale inps.it “Servizio certificazione unica 2023 (Cittadino)”, sarà possibile visualizzare, scaricare e stampare il modello della Cu/2023 da utilizzare per la presentazione della dichiarazione dei redditi. Per i pensionati sarà possibile anche dal servizio on-line “Cedolino pensione”.

Dalla stessa data, la Certificazione unica sarà disponibile anche sull’app Inps mobile. In alternativa, potrà essere richiesta tramite patronati, Caf e professionisti abilitati o tramite posta elettronica certificata.

CU 2023: si può richiedere fisicamente

E’ possibile richiedere la CU 2023 non online ma fisicamente? La risposta è sì, tramite CAF, patronati e istituti di credito sarà infatti possibile averla. In questo caso si dovrà scrivere una mail a richiestacertificazioneunica@postacert.inps.gov.it allegando una copia del documento di identità del richiedente.

Come ricevere la CU con richiesta telefonica

Nella sezione dedicata alla Certificazione Unica presente nel portale dell’INPS si legge come la richiesta del documento possa avvenire chiamando il Contact Center al numero 803 164 se si telefona da fisso, senza costi, oppure al numero 06 164 164 per chiamate da mobile al costo del piano tariffario sottoscritto con il proprio operatore.

Un’altra possibilità di accesso ai servizi a distanza prevede di telefonare al numero verde 800 434 320 sia da rete fissa che mobile. Si interagirà con un risponditore automatico riuscendo a richiedere l’invio della Certificazione Unica al proprio domicilio. La spedizione a casa potrà essere richiesta anche inviando una email all’indiritto richiestacertificazioneunica@inps.it.

Infine, per i pensionati residenti all’estero è attivo il numero +39 06 164 164 per chiamate da mobile. Risponderà un operatore dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00 alle 20.00 (ora italiana e il sabato dalle ore 8.00 alle 14.00 (ora italiana).

Altre modalità di richiesta per la CU

I cittadini over 75, percettori di indennità di accompagnamento speciale o di comunicazione, possono approfittare dello Sportello Mobile per l’invio di una comunicazione completa dei recapiti telefonici di un operatore della sede INPS di competenza territoriale per inoltrare domanda di invio della CU al domicilio.

Ricordiamo, infine, che la Certificazione può essere richiesta anche da un delegato oppure da un erede di un pensionato o lavoratore deceduto.

Il primo dovrà avere con sé sia la delega del titolare che la copia dei documenti di identità (delegato e delegante). Il secondo dovrà presentare una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà e una copia del proprio documento di identità.

CU 2023: entro quando va trasmessa?

Vediamo ora quali sono le scadenze della CU 2023. L’invio della CU per i dipendenti e i pensionati l’invio va effettuato entro il 16 Marzo, mentre per i lavoratori dipendenti la trasmissione telematica può essere effettuata entro la stessa scadenza del modello 770, fissata al 31 ottobre.

CU: come cambia con il nuovo modello?

Vediamo quali sono le novità introdotte dal modello CU 2023. Le principali riguardano il bonus benzina e le detrazioni per i figli a carico. Come per il 2022, hanno subito modifiche anche le modalità di attribuzione del trattamento integrativo. Questo potrà essere attribuito per i redditi sopra i 15 mila euro ma fino a 28 mila euro.

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