La Certificazione Unica (CU) è un documento fiscale che serve a dimostrare e certificare l’acquisizione di un reddito da parte di dipendenti e assimilati. Ad essere interessati ad essa non è solo il lavoro dipendente ma anche le provvigioni, il lavoro autonomo e altre tipologie di redditi. L’invio del modello della Certificazione Unica è a carico del datore di lavoro nella maggior parte dei casi, ma fanno eccezione le collaborazioni con i professionisti a partita IVA, per le quali ad avere tale onere è il committente.
Consente quindi di attestare il regolare pagamento delle ritenute fiscali e previdenziali, in quanto i dati contenuti al suo interno sono funzionali alla compilazione del modello 730, sia ordinario che precompilato.
A presentare la Certificazione Unica nel 2024 sono imprese, amministrazioni pubbliche e liberi professionisti che nel 2023 hanno versato importi a lavoratori dipendenti e/o collaboratori esterni. Deve essere inoltre consegnata al percettore delle somme dichiarate, quindi al dipendente e/o collaboratore, utilizzando il modello “sintetico”.
Inoltre, deve essere trasmessa all’Agenzia delle Entrate in via telematica, compilando il modello “ordinario“.
Per la compilazione fornite dall’Agenzia delle Entrate, il modello della Certificazione Unica 2024 è diviso in tre sezioni:
Secondo quanto annunciato dall’Agenzia delle Entrate nel comunicato stampa del dicembre scorso, le novità più rilevanti che riguardano la Certificazione Unica 2024 sono:
Con il provvedimento del 15 gennaio 2024 l’Agenzia delle Entrate, oltre a dare approvazione ai modelli definitivi per la Certificazione Unica, ha confermato la scadenza del 16 marzo 2024 per adempiere all’obbligo di trasmettere la CU in via telematica all’Agenzia. Sempre entro il 16 marzo, è necessario rilasciare al contribuente il documento sintetico.
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