Una giornata che resterà impressa nella memoria della comunità di Cesarò quella di ieri. Sono stati consegnati infatti i lavori di manutenzione e ristrutturazione dell’acquedotto comunale, un’opera dal valore di 2.552.000 euro, attesa da oltre quarant’anni. L’intervento consentirà di incamerare le acque pure dei Monti Nebrodi, garantendo finalmente un approvvigionamento diretto e stabile per le utenze domestiche del paese.
Fine di un’era di disagi idrici
Per i cittadini di Cesarò si tratta di una vera svolta storica: la nuova infrastruttura metterà fine ai disagi legati alla scarsità idrica che da decenni hanno caratterizzato la vita quotidiana della comunità, aggravati dalla siccità degli ultimi anni. Con la realizzazione del progetto sarà possibile abbandonare la costosa dipendenza dall’approvvigionamento da Maniace, dove l’acqua veniva sollevata artificialmente con un notevole dispendio energetico a carico dei contribuenti.
Le parole della Sindaca Katia Ceraldi
Con grande emozione, la sindaca Katia Ceraldi ha annunciato ufficialmente l’avvio dei lavori. “Finalmente possiamo dire: ce l’abbiamo fatta – ha detto -. Questa è un’opera che Cesarò attendeva da oltre 40 anni. Non abbiamo mai fatto promesse, ma preso un impegno serio, che oggi diventa realtà”.
La prima cittadina ha sottolineato come la sua amministrazione, composta in larga parte da esordienti in politica, abbia dedicato costanza e determinazione a questo obiettivo, senza mai smettere di inseguirlo nonostante i numerosi ostacoli burocratici.
I dettagli tecnici dell’opera
Il progetto prevede la realizzazione di un sistema che convoglierà le acque di quattro sorgenti principali (su un totale di sette presenti nell’area dei Nebrodi). I lavori inizieranno dal centro abitato, partendo dai serbatoi per poi salire verso Piano Cicogna, coprendo un tratto di circa 7-8 chilometri.
Secondo le previsioni, entro maggio 2026 l’acqua arriverà finalmente “per caduta” nelle case dei cesaresi, con un risparmio stimato di centinaia di migliaia di euro annui sui costi dell’energia elettrica. I lavori proseguiranno anche nei mesi successivi per incamerare l’acqua pure dalle altre sorgenti.
Una comunità che investe nel proprio futuro
Il comune contribuirà con una compartecipazione di 300.000 euro, resa possibile da un bilancio oggi in salute e da un avanzo di amministrazione che ha superato i 640.000 euro. Un investimento che, come sottolineato dalla sindaca, sarà ampiamente compensato dal risparmio sulla bolletta energetica, che finora pesava per circa 350.000 euro l’anno.
Una vittoria di tutti
L’avvio dei lavori dell’acquedotto comunale rappresenta non solo un traguardo amministrativo, ma anche un segno di riscatto per l’intera comunità di Cesarò, che da decenni attendeva questo momento. Dopo anni di attese, rinvii e tentativi interrotti, oggi si pongono le basi per un servizio idrico stabile, sostenibile e finalmente degno delle esigenze del territorio.