Da Cgil Sicilia protocollo di legalità per gli enti locali - QdS

Da Cgil Sicilia protocollo di legalità per gli enti locali

redazione

Da Cgil Sicilia protocollo di legalità per gli enti locali

giovedì 03 Marzo 2022

Il segretario Alfio Mannino: “Non possiamo permetterci che fondi vadano sprecate o alimentino malaffare, clientele e criminalità”

PALERMO – Un protocollo di legalità per gli enti locali e le amministrazioni pubbliche in vista della spesa dei fondi del Pnrr.
Lo ha presentato ieri mattina la Cgil Sicilia nel corso di un incontro alla Sala Mattarella dell’Assemblea regionale siciliana.
“Nei prossimi anni”, ha spiegato il segretario generale dell’Isola, Alfio Mannino, “avremo una quantità di risorse importanti; ben oltre i 40 miliardi di euro. Devono servire per cambiare la Sicilia e il nostro apparato produttivo e dare dignità al lavoro della regione. Non possiamo permetterci che vadano sprecate o che alimentino il malaffare le clientele e la criminalità”. Mannino ha sottolineato come il documento della Cgil rispolvera il protocollo chiamato Dalla Chiesa, dal nome del prefetto di Palermo.

Il protocollo contiene in sè gli ultimi riferimenti normativi come il codice degli appalti, la legge 241/90, il dl semplificazione e ultimo decreto antifrode in tema di edilizia.
Ai lavori ha partecipato anche il presidente della commissione Antimafia regionale, Claudio Fava “dovremmo conservare memoria recente e meno recente di come l’organizzazione criminale cerca la spesa pubblica”.

Tra le norme da porre sotto la lente anche “anche il massimo ribasso negli appalti”. Infine Fava ha notato come “c’è altro punto che vada apprezzato e applicato in questa proposta che arriva dalla Cgil che è la condivisione”.
Per Fava “c’è poca condivisione nella strategia che immagina questa stagione di spesa pubblica poca condivisione nelle forme e nella sostanza. L’Ars ha aperto una vertenza frontale con il governo regionale. Inammissibile che la qualità della spesa e le sue priorità debbano essere apprese dai titoli dei giornali”.

“Siamo chiamati a misurarci a nuove prospettive e il Pnrr apre nuove prospettive”, ha detto il sindaco di Palermo e presidente di Anci Sicilia, Leoluca Orlando.
“È la prima volta che mi confronto come Anci in una sede regionale sul Pnrr, non abbiamo alcun rapporto con il governo regionale. Unica nostra interlocuzione è stata la cabina di regia per il personale”.
“Sono convinto”, ha aggiunto, “che la mafia arriva dove non vengono rispettate le regole di mercato e ci sono perversioni della concorrenza e ci sono rischi molto forti e il protocollo di legalità sottolinea in maniera molto forte l’aspetto della violazione delle regole di concorrenza come il massimo ribasso o la violazione dei diritti dei lavoratori”. Una iniziativa “che viene accolta dall’Anci”, ha aggiunto.

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