Milano, 6 ott. (askanews) – La Maison di Champagne Bruno Paillard, fondata a Reims nel 1981, celebra i 40 anni della sua Riserva Perpetua, nata nel 1985 come progetto di lungo respiro per raccontare l’evoluzione del tempo attraverso il vino. L’idea, allora innovativa, era di creare un assemblaggio continuo e vivo, arricchito ogni anno dalla nuova vendemmia, per mantenere costanza e profondità nello stile della casa.
A differenza di una riserva tradizionale, dove i vini sono conservati separati per annata, la Riserva Perpetua è un sistema in divenire, custodito in botti di quercia e acciaio. Ogni anno, la vendemmia più recente si unisce a quelle precedenti, creando una base sempre più complessa. Dopo quattro decenni, la riserva comprende oggi 40 millesimi, che rappresentano una vera memoria enologica e sensoriale della maison. La Riserva Perpetua garantisce continuità stilistica, profondità aromatica e una texture complessa che unisce freschezza e maturità.
“Questa riserva accompagna da quarant’anni la nostra ricerca di uno Champagne vivo, preciso e vibrante, capace di attraversare il tempo” dichiara Alice Paillard, proprietaria e direttrice della Maison, aggiungendo che “invita a scoprire una memoria in movimento e il ruolo essenziale che riveste nelle nostre cuvée multimillesimate, un modo per esplorare la nostra filosofia e intraprendere un viaggio nel tempo”.
La Riserva Perpetua costituisce il cuore delle due etichette simbolo della maison: la “Première Cuvée Extra-Brut” e la “Cuvée 72”, due interpretazioni del tempo e della maturazione. Nella “Première Cuvée Extra-Brut”, la riserva rappresenta circa il 33% dell’assemblaggio finale, in media negli ultimi dieci anni. La proporzione può variare in base alle caratteristiche delle annate. Il vino affina almeno tre anni sui lieviti, seguiti da sei mesi di riposo dopo la sboccatura. La “Cuvée 72” ne rappresenta una seconda interpretazione: beneficia di una doppia maturazione, con 36 mesi sui lieviti seguiti da altri 36 mesi dopo la sboccatura. Questa scelta valorizza una nuova dimensione del tempo, definita dalla maison come “tempo della rivelazione”, durante il quale il vino si apre e raggiunge piena espressività aromatica.
Il concetto di tempo, centrale nella filosofia produttiva della maison, si manifesta in tre fasi: la lunga permanenza sui lieviti, la sboccatura e il successivo periodo di maturazione in bottiglia, definito “convalescenza”, durante il quale lo Champagne ritrova equilibrio e armonia.
Quest’anno Bruno Paillard ha lanciato anche il “Blanc de Noirs Grand Cru”, un assemblaggio inedito di Pinot Nero proveniente da quattro Grand Cru della Montagne de Reims: Verzenay, Mailly, Verzy e Bouzy.

