Il sistema di Intelligenza Artificiale si adeguerà a quanto richiesto e tutelerà la protezione dei dati sensibili
ChatGpt tornerà a breve di nuovo disponibile online in Italia, precisamente entro il 30 aprile. L’azienda sviluppatrice OpenAi ha infatti trovato un accordo col Garante, accettando di adeguarsi alla normativa europea sulla privacy. Il garante italiano aveva precedentemente bloccato il servizio di intelligenza artificiale più usato nel mondo perché non garantiva la protezione dei dati personali e l’uso che il sistema ne fa per migliorare gli algoritmi.
Le nuove regole di ChatGpt
OpenAi, l’azienda che ha creato ChatGpt, aveva la scorsa settimana inserito per tutti gli utenti mondiali la possibilità di escludere le proprie conversazioni dall’apprendimento dell’algoritmo. Il Garante italiano ha anche chiesto interventi per la tutela degli utenti minorenni e OpenAI potrebbe implementare un sistema di verifica dell’età entro il 30 settembre 2023. Il sistema sarà così in grado di escludere l’accesso ai minori di 13 anni non autorizzati dai genitori, proteggendo così i più giovani dall’utilizzo di servizi online.
Il presidente del Garante, Pasquale Stanzione, ha anche suggerito l’uso di intermediari sicuri, come Spid, per le piattaforme che sono obbligate a escludere l’accesso ai minori. OpenAI, inoltre, deve fornire un’informativa trasparente sul proprio sito, in cui sono illustrate le modalità e la logica alla base del trattamento dei dati necessari al funzionamento di ChatGPT, nonché i diritti attribuiti agli utenti e agli interessati non utenti.