Che di meglio non abbiamo trovato - QdS

Che di meglio non abbiamo trovato

Pino Grimaldi

Che di meglio non abbiamo trovato

sabato 28 Dicembre 2019

In tre giorni saremo nel terzo decennio del terzo millennio.
La cosa non sembra importi più di tanto ad una umanità che ha perduto il senso della dignità al punto di non fidarsi più dopo millenni di progresso – a volte lento a volte veloce, ma costante e continuo – della propria intelligenza ed ora basa tutto, speranze ed ansie – sulla intelligenza artificiale.

Ecco in breve la storia dell’uomo così come oggi sappiamo abbia progredito in circa (ultima datazione in Etiopia) 2.800.000 anni. E che esaurita la gioia di “vivere”- e dunque “essere” – è caduto in una depressione globale dinanzi alla quale la crisi ambientale appare trastullo per animali domestici. E si tuffa nella violenza, nella individualità, nello spirito di clan, non per difendersi, ma perché incapace di far funzionare la sua decorosità e coscienza di essere superiore. Pur sapendo che il passato è fase di transizione del divenire e non può mai essere né risorto né rimosso dal suo posizionamento storico.
E parlarne è sofisma.

L’anno è stato “horribilis” ovunque e per motivi vari. Da noi per eventi di corruttela, incapacità nel governare, sfiducia nella politica, aumento del debito pubblico, disastri e chi più ne ha più ne metta. Ma ne abbiamo avuto di peggiori. Ed abbiamo dimostrato di poterne uscire, a volte alla meno peggio, ma aiutati da organi e strutture dello Stato certo, ma anche da personaggi del mondo economico, finanziario, politico, artistico: tutti assieme a tappar buchi o costruire qualcosa. Non oggi. Tempo nel quale pare giocarsi e chi la spara e la fa più grossa. Riferimento ai dioscuri nostrani casuale.

Gli inglesi, more solito, hanno preso una decisione: isolarsi – non per nulla sono un Isola, verrebbe da dire!-Noi siamo figli di De Nicola, primo presidente della Repubblica, del quale però si soleva dire che “stava decidendo di decidere se dovesse decidere o non decidere di decidere”.

E con tanto Dna politico nelle vene repubblicane, un Parlamento esautorato da un Governo in antitesi ideologica con se stesso ottiene la fiducia sulla manovra finanziaria con l’addendum “salvo intese” o posponendo l’efficacia di una legge alla stagion dei fiori. Immagine dell’Italia che tiene, checché ne dicano, lontani i governi di altre nazioni che ci deridono. Ma i nostri governanti, non in grado di capire, ritengono di avere tutti amici: da Truman a Putin a Xi-ping, passando attraverso la Cancelliera tedesca in uscita per chiudere con il figlio di mamà francese. Oreste Lionello grande attore del Cabaret si rivolta nella tomba: faceva di meglio.

L’ultima, a seguire un andirivieni di parlamentari da un partito all’altro da apparire gioco dei quattro cantoni, un Ministro (M5S) della Istruzione e ricerca scientifica che si dimette (ma pensa di creare un gruppo come tanti ormai ve ne sono) perché in finanziaria non hanno messo i soldi necessari al suo ministero. Scatto di dignità od occasione colta al volo? Opzioni aperte.
Comunque della serie: “che di meglio non abbiamo trovato”.

Buon Anno!

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