Cosa succederà a quei ragazzi che dal 5 marzo sono assenti?
Dopo essermi occupata dell’opportunità di sviluppare le c.d. Soft Skills (vedi rubrica dello scorso 1 aprile), oggi, voglio parlare di cosa succederà a quei ragazzi che dal 5 marzo sono assenti, non accedono al Registro elettronico della Scuola, ignorano le comunicazioni pervenute via email formalmente o informalmente tramite whatsapp o telefono dai loro tutor di classe. Essi rimarranno clamorosamente indietro.
Il Ministero, i Provveditorati, i dirigenti scolastici, i docenti devono preoccuparsi innanzitutto di loro e cercare di capire i motivi per i quali questi ragazzi sono spariti.
Per lo più si tratta di alunni che già a scuola (fino al 4 marzo) si sono assentati spesso dalle lezioni, non hanno fatto i compiti a casa e si sono sottratti a verifiche e interrogazioni. Il primo ad attivarsi deve essere il docente, cercare di capire il perché, confrontarsi con gli altri colleghi, conoscere le situazioni, dopo di che rivolgersi al dirigente perché la scuola si attivi a mettere a disposizione ausili informatici, se si tratta della mancanza di mezzi, oppure orientarli allo sportello di ascolto, nel quale psicologi selezionati danno la possibilità ai ragazzi di sviscerare i loro problemi e quindi di ricevere aiuto.
E se questo non bastasse? L’ultimo DL n. 22 pubblicato sulla Guri n. 93 dell’8 aprile ha aggravato la situazione, perché ha stabilito che la didattica a distanza è sì obbligatoria, ma non per gli alunni! Del resto non avrebbe potuto esserlo perché lo Stato, al momento, non assicura che tutti gli alunni abbiano accesso alla didattica virtuale! A ciò si aggiunge che nel decreto è scritto che nessuno sarà bocciato, al massimo si recupererà a settembre. E così chi è stato inattivo fino ad oggi, si sentirà salvo. Le attese Ordinanze del Ministero dovranno fare in modo di coinvolgere gli alunni di fatto emarginati, a partire, ad esempio, dal garantire loro l’accesso gratuito al wifi. Anche i genitori, però, devono darsi da fare, non essere permissivi, non consentire di stare a letto fino a mezzogiorno, perché “Chi dorme non piglia pesci”.
Twitter: @LRussoQdS