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Chinnici, “Energia verde e gestione ciclo rifiuti, la Sicilia può diventare modello in Europa”

Energia verde e gestione ciclo rifiuti, la Sicilia può diventare modello in Europa”. E ancora: “Realizzare impianti di prossimità in cui i Comuni possano chiudere il ciclo dei rsu” Sono queste alcune delle proposte che ha descritto, la candidata alla presidenza della Regione Sicilia, Caterina Chinnici nel corso dell’intervista realizzata dal direttore del QdS, Carlo Alberto Tregua.

Negli uffici della Regione, ci sono 150 progetti di energia rinnovabile bloccati nella Commissione ViaVas, mentre la Russia minaccia la chiusura del gas. Come intendete agire?

“In questo caso, occorre semplificare i meccanismi, mantenendo la correttezza delle pratiche. La Sicilia può diventare una regione moderna, attivando tutte le forme di energia rinnovabile, riqualificando palazzi pubblici e privati, e ammodernando l’illuminazione pubblica, che sembra una sciocchezza e, invece, comporta un’importante spesa energetica.

Poi, potenzieremo le colonnine di rifornimento per le auto elettriche, l’efficientamento degli impianti di climatizzazione, la mobilità sostenibile e la riconversione delle centrali termoelettriche. Inoltre, aiuteremo le famiglie nell’autoproduzione di energie rinnovabili. Lavoreremo all’individuazione di aree attrattive per impianti fotovoltaici da collocare al suolo e in particolare predisporremo un piano energetico per il settore dell’agricoltura con disposizioni per la generazione distribuita attraverso piccoli impianti, senza consumo di suolo coltivabile”.

Una fonte importante di energia sarebbero i rifiuti solidi urbani, non crede?

“Siamo indietro rispetto alle indicazioni dell’Unione europea in materia di raccolta differenziata. Occorre partire dalle Città metropolitane, mentre nei Comuni più piccoli i servizi funzionano. È necessario programmare e realizzare impianti di prossimità per il trattamento dei rifiuti differenziati a opera dei Comuni, cosicché i rifiuti possano iniziare un vero percorso di economia circolare, divenendo ricchezza anziché un costo. Parallelamente occorrerà pianificare, con date certe, la graduale dismissione e bonifica delle discariche.

Per il residuo indifferenziato da smaltire si ricorrerà a impianti di tecnologia avanzata con il minor impatto ambientale.

Ammoderneremo le reti elettriche e sarà rilanciata la strategia regionale per l’idrogeno, centrata sulle attività di ricerca, soprattutto nel settore della mobilità sostenibile e sulla candidatura della Sicilia a ospitare il Centro nazionale di alta tecnologia. A questo scopo, potremo utilizzare le aree dei petrolchimici già dismesse”.

Il forum dedicato a Caterina Chinnici, lo trovi su QdS.it