“I cittadini siciliani non possono più aspettare. La Regione deve verificare immediatamente i rilievi della Corte dei Conti e adottare tutti i provvedimenti necessari per abbattere le liste d’attesa nel servizio sanitario regionale”. Lo dichiara Valentina Chinnici, deputata all’Ars e vicesegretaria regionale del Partito Democratico. La Corte dei Conti, nel suo ultimo rapporto, ha evidenziato criticità gravissime in vari ambiti.
In particolare ha espresso forti sospetti sul fatto che le prestazioni private (intra moenia) possano rallentare l’evasione delle prestazioni ordinarie richieste dai cittadini attraverso il canale pubblico, creando di fatto un sistema a due velocità a danno di chi non può permettersi di pagare. Ma anche la persistente mancanza di trasparenza dovuta alla non piena attuazione del Portale Salute e all’assenza del sistema “Sovracup”. Ha infine definito “insufficienti” i 54 milioni di euro stanziati dal governo regionale per ridurre le liste d’attesa.
Chinnici: “Chiediamo alla Regione di non ignorare questi pesantissimi rilievi”
“Queste non sono semplici osservazioni – prosegue Chinnici – sono un macigno che conferma quanto il Pd denuncia da anni in ogni sede istituzionale: l’opacità della gestione, il sospetto di un sistema distorto a favore della sanità privata a scapito di quella pubblica e lo stanziamento inadeguato per l’abbattimento delle liste”.
“Per questo – prosegue – chiediamo alla Regione non ignorare questi pesantissimi rilievi. Non è più tempo di annunci o di provvedimenti tampone. È necessario avviare subito un’istruttoria interna per verificare i fatti sollevati dai magistrati contabili, in particolare sul rapporto tra prestazioni pubbliche e private. Completare e rendere operativi il Portale Salute e il sistema Sovracup, per garantire trasparenza e diritto di scelta ai cittadini. Rivedere radicalmente le risorse destinate al problema, perché servono più fondi e una strategia organica per intervenire in modo efficace. I siciliani – conclude – hanno diritto a risposte chiare e a fatti concreti”.
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