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Cia: bene accordo prezzo latte, ora riequilibrio domanda-offerta

Cia: bene accordo prezzo latte, ora riequilibrio domanda-offerta

“Tavolo negoziale utile, si alleggerisce carico su allevatori”

Roma, 10 dic. (askanews) – L’accordo raggiunto sul prezzo del latte evidenzia la necessità di riportare equilibrio tra la domanda e l’offerta e alleggerisce il peso di una crisi che stava ricadendo completamente tutta sugli allevatori. In questo senso, il tavolo negoziale di ieri al Masaf, con il ministro Lollobrigida, è un risultato positivo su cui continuare a costruire le migliori condizioni di lavoro per i nostri produttori. A dirlo è il presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, esprimendo apprezzamento per l’approccio dimostrato da tutte le parti in causa, a tutela di un comparto strategico dell’agroalimentare nazionale.

Nella battaglia di Cia per il giusto prezzo e il rispetto degli impegni contrattuali è, dunque, fondamentale che con il tavolo al ministero si sia, prima di tutto, evitata la disdetta dei contratti, convergendo su tre quote mese per mese: 54 euro al quintale a gennaio, 53 euro a febbraio e 52 euro a marzo. Così come è positivo che per la gestione delle eccedenze il riferimento sia la Borsa merci di Milano.

“Si è gestita l’emergenza ed era assolutamente necessario farlo – commenta Fini – È tempo però di costruire un patto di filiera che tuteli la parte produttiva da dinamiche di mercato che stanno erodendo la redditività delle aziende, aiutando anche a governare la futura sovrapproduzione. Al settore lattiero-caseario occorre un modello più equo, competitivo e sostenibile per il futuro che contempli anche misure di crisi a livello europeo, il rilancio dell’OCM Latte, nuovi canali di sbocco per le eccedenze e a sostegno del consumo di latte italiano, una campagna istituzionale di promozione davvero forte ed efficace”.