Roma, 19 dic. (askanews) – Il rinvio della firma dell’accordo Mercosur “va nella direzione giusta e conferma che senza risposte concrete alle legittime preoccupazioni degli agricoltori, a partire da reciprocità e tutele, non può esserci alcuna intesa”. Lo sottolinea, oggi, il presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, secondo il quale è stato decisivo il ruolo dell’Italia “e la nostra grande manifestazione, pacifica e unitaria, di ieri a Bruxelles”.
“L’attenzione però – esorta – resti alta sulla vera emergenza che ha riunito, nel cuore dell’Europa, 40 organizzazioni aderenti al Copa-Cogeca con più di 10 mila agricoltori. Fermare la proposta di riforma della Pac, targata Ursula von der Leyen, è sempre in cima alle nostre priorità e la più stringente ragione della nostra mobilitazione partita da mesi e non intenzionata a fermarsi -ribadisce Fini, al rientro dalla protesta con una folta delegazione confederale”.
“All’agricoltura, senza la quale non c’è futuro, vanno garantite più risorse ed equità, non quei tagli di budget che sottraggono all’Italia 9 miliardi di euro, né la dissoluzione della Pac in un Fondo unico”, ricorda Fini. Amaro il bilancio su questo fronte. “Dalla von der Leyen solo parole di vicinanza, le ultime ieri sera. Non serve solidarietà – conclude Fini – Dalla presidente della commissione Ue ci aspettiamo responsabilità istituzionale, che riconosca l’abbaglio e riveda in toto la sua politica per l’agricoltura, per il bene della sicurezza alimentare, per i cittadini di tutta Europa”.

