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Cia: con ok a decreto Sicurezza resa illegale filiera canapa

Cia: con ok a decreto Sicurezza resa illegale filiera canapa

Fini: la maggioranza affossa un settore in crescita e di giovani

Roma, 28 mag. (askanews) – “La maggioranza di governo si prende la responsabilità di affossare in un colpo solo uno dei segmenti di eccellenza del Made in Italy agroindustriale, trainato soprattutto dai giovani”. Così Cia-Agricoltori Italiani commenta il via libera al Decreto Sicurezza, compreso di fiducia alla Camera, con la conferma dell’articolo 18 che vieterebbe la lavorazione, la distribuzione e la vendita delle infiorescenze della canapa coltivata e dei suoi derivati.

Nonostante i ripetuti appelli di Cia e dell’intera filiera, e a dispetto dei dubbi sollevati da tutti gli assessori regionali all’Agricoltura, “viene reso di fatto illegale un comparto che già oggi conta oltre 23mila occupati e ha un impatto economico diretto pari quasi a un miliardo di euro l’anno, con un altro miliardo aggiuntivo a livello indiretto”. Un settore ad alto valore aggiunto, ricorda Cia e soprattutto dall’enorme potenziale produttivo tra cosmesi, erboristeria, florovivaismo, tutti impieghi tra l’altro ampiamente riconosciuti dalla legislazione europea.

“È una norma ingiustamente punitiva e ideologica – commenta il presidente nazionale, Cristiano Fini – Come Cia, continueremo a sostenere gli agricoltori a tutti i livelli e in tutte le sedi opportune. Inoltre, seguiteremo a chiedere la convocazione del Tavolo interministeriale già formalizzato presso il Masaf per garantire un futuro alla canapa italiana”.