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Ciechi, il catanese Barbuto confermato presidente nazionale

Ciechi, il catanese Barbuto confermato presidente nazionale

In carica per i prossimi cinque anni. L’elezione nel corso del ventiquattresimo congresso dell’Uici, in occasione del centenario dell’Unione italiana ciechi e ipovedenti. “Costruire un futuro di uguaglianza per i soggetti svantaggiati”

Il professor Mario Barbuto, catanese, 66 anni, è stato riconfermato alla presidenza dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti (Uici) per i prossimi cinque anni.

La decisione è arrivata in occasione del ventiquattresimo Congresso nazionale dell’Uici, appuntamento quest’anno legato al centenario della fondazione dell’Unione.

Tra le sfide più importanti quella di fare “sistema” con le altre associazioni e federazioni del mondo della disabilità, in una prospettiva di interesse generale.

“Un Congresso – ha evidenziato Barbuto – imperniato sulla forza del passato e sulla consapevolezza del presente, per costruire un futuro di uguaglianza e di cittadinanza per i ciechi, gli ipovedenti, le persone con pluridisabilità e tutti gli altri soggetti svantaggiati per una società più giusta e civile”.

Il Congresso, ha reso noto Uici, ha visto la partecipazione da tutta Italia di 276 delegati e oltre seimila persone che, nelle quattro giornate dei lavori hanno seguito la diretta radio, Facebook e youtube, insieme a rappresentanti territoriali dell’Unione, esponenti delle associazioni nazionali e internazionali del settore, e con la partecipazione di alcuni importanti esponenti istituzionali.

Dal messaggio di apertura lavori da parte del premier Giuseppe Conte agli interventi della ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, di quella per le pari opportunità e la famiglia Elena Bonetti, della sottosegretario all’Economia e alle Finanze Maria Cecilia Guerra e del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega per l’editoria Andrea Martella.

Senza contare i contributi dei vicepresidenti di Camera e Senato Ettore Rosato e Anna Rossomando.

Barbuto, che ha studiato in Sicilia nell’Istituto dei ciechi Ardizzone Gioeni di Catania, è impegnato nell’Unione fin dagli anni Settanta. Docente universitario, è stato anche direttore dell’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza di Bologna, città in cui è stato anche consigliere comunale.