Cimiteri Palermo, il cronoprogramma per contenere l’emergenza - QdS

Cimiteri Palermo, il cronoprogramma per contenere l’emergenza

Gaspare Ingargiola

Cimiteri Palermo, il cronoprogramma per contenere l’emergenza

venerdì 03 Settembre 2021

Il documento firmato dalla cabina di regia voluta dal sindaco Orlando rappresenta una boccata d’ossigeno, ma non una soluzione definitiva, per uno scandalo di portata nazionale

PALERMO – Non è un cronoprogramma risolutivo, quello che il sindaco Leoluca Orlando e l’assessore Toni Sala hanno firmato dopo una riunione fiume con i dirigenti del settore per risolvere l’emergenza sepolture al Cimitero dei Rotoli. Indubbiamente rappresenterà una boccata d’ossigeno per uno scandalo di portata ormai nazionale. Ma è la stessa Amministrazione ad ammettere che la situazione non si risolverà del tutto.

In calce al documento stilato dalla cabina di regia voluta dal sindaco, infatti, si legge testualmente: “Delle 920 salme a deposito il 100% delle richiedenti tumulazione (420, nda) potrà essere tumulato entro il 31 ottobre 2021” ma solo se le famiglie aderiranno alla convenzione stipulata con il Cimitero di Sant’Orsola; mentre soltanto “il 35% delle richiedenti inumazione (quindi 175 su 500, nda) potrà essere inumato entro il 31 dicembre 2021”.

Tre mesi di tempo, dunque, con la speranza di ridurre le salme da 920 a 325 (senza contare i nuovi ingressi). Il problema è che il Comune non ha ampi margini di manovra e le soluzioni definitive e a lungo termine passano tutte da opere pubbliche che richiedono sei mesi o più di lavori (senza contare la progettazione). In parole povere, l’emergenza che va avanti ormai da un anno e mezzo potrà solo essere contenuta.

“Il cronoprogramma – ha affermato l’assessore Sala – prevede interventi e misure nel breve e medio periodo, frutto di un lungo confronto con gli uffici e le altre autorità, che ci consentiranno di riportare la situazione dei cimiteri prossima alla normalità. La buona riuscita e il rispetto dei tempi però dipenderanno anche dalla disponibilità delle famiglie e dalla loro adesione alle proposte che presenteremo loro: siamo di fronte a una situazione drammatica, serve la collaborazione di tutti per uscire da un’emergenza ormai insostenibile per la città. Rinnoviamo l’appello alle famiglie perché acconsentano al trasferimento al sito di Sant’Orsola e optino per le cremazioni a costo zero”.

Gli interventi del cronoprogramma sono illustrati nell’ordinanza sindacale 154 del 27 agosto. Si parte proprio dal protocollo d’intesa con l’ente Camposanto Santo Spirito per il reperimento di mille posti per la tumulazione. I primi ostacoli si sono presentati subito: “Il numero insufficiente di mezzi per il trasporto delle salme – si legge nell’ordinanza – nonché la carenza della dotazione organica del personale addetto alla movimentazione delle salme, nonché ancora il periodo estivo canonicamente destinato al godimento delle ferie, hanno determinato un rallentamento delle operazioni della traslazione dei feretri”.

A tendere la mano è stata la Federazione nazionale imprese onoranze funebri che, a partire da oggi, trasporterà dodici salme al giorno al Cimitero di Sant’Orsola. Finora sono 75 le famiglie che hanno aderito al protocollo col Santo Spirito: le operazioni saranno completate entro il 13 settembre. Le altre che hanno dato il consenso ma non hanno ancora firmato il contratto saranno ricontattate.

La seconda soluzione è l’interramento dei loculi ipogei già disponibili (172 feretri): dopo l’approvazione del progetto, l’interramento era stato interrotto “per problemi connessi allo smaltimento della terra di risulta e dell’individuazione del soggetto che ne avrebbe dovuto curare il regolare conferimento”. Già da ieri gli uffici sono alla ricerca di una ditta per lo smaltimento della terra di risulta mentre gli scavi saranno affidati alla Reset da giorno 6 settembre. La società consortile, però, ha un solo escavatore e potrà interrare un solo loculo al giorno, cinque a settimana. Per questo la cabina di regia del sindaco ha richiesto al Servizio cimiteri di riparare il secondo escavatore di proprietà comunale e di rintracciare una ditta privata che possa affiancare negli scavi la Reset (che in queste settimane si sta occupando anche delle attività di pulizia, sanificazione e ricollocazione delle bare ai Rotoli).

La terza soluzione, a partire da giorno 13 del mese, sarà la verifica a campione per l’estumulazione straordinaria dei feretri con più di 25 anni, così da liberare quanti più posti utili per le nuove sepolture e da collocare due contenitori di resti mortali in un unico tumulo. Gli esiti delle verifiche a campione dovranno essere comunicati entro trenta giorni. Sarà inoltre avviata “una serie di azioni tese a rendere disponibili in tempi ravvicinati loculi per feretri, ossarietti e tombe in genere, utilizzando a seconda dei casi procedure di decadenza o di revoca di concessioni cimiteriali esistenti”, a partire dai concessionari di posti salma con più di 40 anni.

Tempi più lunghi, com’è prevedibile, per le opere pubbliche. Per i loculi prefabbricati da collocare all’interno dei Rotoli (424 posti) è stato approvato il progetto esecutivo (737 mila euro) e si prevedono nove mesi di lavoro. Sono fermi invece allo studio di fattibilità (ovvero al progetto preliminare) il nuovo campo di inumazione da 198 posti (317 mila euro per nove mesi di lavoro) e la riparazione del forno crematorio esistente (218 mila euro per sei mesi). Tutti e tre gli interventi tra l’altro passano dall’approvazione del Piano triennale delle opere pubbliche.

Le cremazioni al Cimitero di Crapanzano, in Calabria, infine, sono state 62, e diventeranno 70 entro domani. Altre 56 saranno dirottate al forno crematorio di Misterbianco: le prime quattro salme sono già partite, altre dieci partiranno entro giorno 15.

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