Questa è l’intenzione dell’Amministrazione guidata dal sindaco Maniaci. La struttura, mista pubblico-privata, potrebbe partire con un numero minimo di cremazioni pari a 1.100-1.200 per il primo anno
TERRASINI – Il cimitero di Terrasini avrà presto un forno crematorio. Almeno questa è l’intenzione del Comune che ha già pubblicato un avviso alla ricerca di partner privati che garantiscano i fondi per la realizzazione dell’opera.
Un’infrastruttura, sulla base del progetto varato dal Comune, che comporterà un investimento da oltre un milione di euro. Dovrà essere tutto a carico dell’azienda privata, l’ente metterà a disposizione il progetto già predisposto dai tecnici e ovviamente l’area su cui insediare il tempio dovrà potranno essere cremate le salme.
La giunta guidata dal sindaco Giosuè Maniaci ha approvato un project financing. La proposta progettuale è la costruzione di un tempio crematorio che preveda l’installazione la realizzazione di un capannone mirato a consentire la localizzazione delle attrezzature necessarie allo svolgimento dell’attività di cremazione di salme e resti mortali, nonché a configurare le aree di acceso e di gestione amministrativa e di accoglienza dei familiari accompagnatori della salma.
La gestione sarà quindi mista pubblico-privata, con previsioni di incassi per l’azienda che si farà carico dell’opera sulla base chiaramente del numero delle cremazioni che si verranno a realizzare. Sulla base delle stime che sono state fatte in fase di analisi del contesto regionale, già in fase di partenza l’impianto crematorio potrebbe partire con un numero minimo di cremazioni pari a 1.100-1.200 per il primo anno, a meno di fermi impianti altrove in Sicilia che spesso hanno presentato, specie quello di Palermo, lunghe interruzioni di servizio.
Per la costruzione dell’edificio di localizzazione dell’attività crematoria, compresi opere in cemento armato, servizi igienici, lavori di collegamento rete gas ed utenze e quanto altro necessario si prevede un investimento 311 mila euro ai quali si aggiungono i costi delle forniture (crematorio, sistemi di controllo, arredamenti), oltre gli oneri per la sicurezza.
“Il progetto di costruzione di un crematorio, all’interno dell’area cimiteriale del Comune di Terrasini, – si legge nella relazione tecnica del Comune – si presenta tecnicamente adeguato, idoneo a rispondere al mutato interesse legato alla procedura crematoria, economicamente valida e con incidenze nei comparti più significativi di natura ambientale decisamente sostenibili”.
Sulla base dell’idea progettuale stilata dal Comune, sempre nella relazione dei tecnici viene evidenziata anche una ragione economica nella scelta di questa pratica funeraria: “La cremazione – si legge – è inevitabilmente una pratica più economica della tradizionale pratica funeraria, e pertanto, anche in ragione della necessità del contenimento delle spese funerarie, la stessa si presenta come maggiormente attrattiva rispetto la pratica tradizionale. Al costo della pratica tradizionale, inoltre, si aggiunge l’aggravio dovuto alla mancanza di spazi per le sepolture, alle spesso lunghe attese nelle camere mortuarie e nei depositi (anche di mesi) prima di reperire spazi consoni alla tumulazione, oltre alla ridotta e sempre più difficoltosa e costosa necessità di nuova edilizia cimiteriale, sia in termini di consumo di suolo sia in termini di individuazione degli spazi necessari”.
Il progetto di costruzione di un crematorio all’interno dell’area cimiteriale del Comune di Terrasini è stata ritenuta sulla base del progetto validato dal Comune “tecnicamente adeguato, idoneo a rispondere al mutato interesse legato alla procedura crematoria, economicamente valido e con incidenze nei comparti più significativi di natura ambientale decisamente sostenibili”.