La Regione ha stanziato 11 milioni per i sostegni a fondo perduto: la prima finestra temporale si chiude il 30 giugno. La procedura è a sportello, si aprirà una seconda fase a settembre
PALERMO – Undici milioni di euro per il cinema fatto in Sicilia e dai siciliani: è quanto prevede l’avviso pubblico dall’assessorato regionale al Turismo per la concessione di contributi a sostegno della produzione cinematografica e audiovisiva negli anni 2022 e 2023. I contributi saranno concessi a fondo perduto, attraverso una procedura a sportello in due diversi momenti. Per la prima finestra temporale sono rimasti pochi giorni in quanto si chiuderà il 30 giugno, mentre la seconda coprirà l’intero mese di settembre. Sarà possibile presentare le istanze, unicamente a mezzo Pec, all’indirizzo del dipartimento regionale del turismo.
Il cinema per potenziare l’immagine della Sicilia
I fondi saranno concessi allo scopo di potenziare l’immagine della Sicilia attraverso il rafforzamento della committenza pubblica, mirata a supportare opere audiovisive legate al territorio siciliano per valorizzarne attualità, storia, cultura, paesaggio, tradizioni, enogastronomia e identità. Allo stesso modo, si vogliono sostenere i professionisti del settore audiovisivo operanti sul territorio regionale. Pertanto, i lavori proposti non dovranno essere in ogni caso espressamente legati a tratti identitari del territorio dell’Isola, ma tuttavia capaci di dare impulso alla filiera audiovisiva regionale, in modo da produrre impatti economici e occupazionali.
Per avere maggiore efficacia, saranno finanziate opere audiovisive con alto grado di fattibilità realizzativa e con una potenzialità distributiva effettiva. Diverse le categorie indicate: “film di produzione cinematografica/televisiva”, “serie Tv, anche in animazione”, “documentari” e “serie Tv documentarie, anche in animazione”; infine, “cortometraggi”.
Sono stati anche indicati dei tetti massimi
L’intero importo dell’avviso andrà per 8,8 milioni a film di produzione cinematografica/televisiva, serie Tv e serie Tv in animazione, a contenuto narrativo di finzione; 1,8 milioni andranno a documentari, serie Tv documentarie o in animazione, sempre a contenuto documentaristico; 200 mila euro sono destinati ai cortometraggi. Sono stati anche indicati dei tetti massimi: un milione di euro per opere audiovisive a contenuto narrativo di finzione; 200 mila euro per tutto ciò che riguarda i documentari, e 40 mila euro per i cortometraggi.
L’agevolazione prevista consiste in un contributo in conto capitale a valere sulle spese sostenute nel periodo compreso tra la data di presentazione dell’istanza e la data di presentazione della rendicontazione, finalizzate alla realizzazione dell’opera audiovisiva e riconducibili alle voci di spesa ammissibili a rendicontazione dichiarate in via previsionale in fase di presentazione dell’istanza. Molto precise le definizioni rilasciate per individuare le diverse categorie: per “Film di produzione cinematografica/televisiva” si intende l’opera audiovisiva a contenuto narrativo di finzione, anche in animazione, con una durata minima di 52 minuti, realizzata su qualsiasi supporto e mediante qualsiasi tecnica, destinata al pubblico per la visione nelle sale cinematografiche o per la diffusione attraverso un’emittente televisiva.
La Serie tv, invece viene riconosciuta come l’opera audiovisiva a contenuto narrativo di finzione, con una durata complessiva minima di 52 minuti e composta da più di due episodi, destinata al pubblico per la diffusione attraverso un’emittente televisiva. Diverso il minutaggio per i documentari, che scendono a 50 minuti, con una enfasi creativa posta prioritariamente su avvenimenti, luoghi o attività reali, anche mediante immagini di repertorio e in cui gli eventuali elementi inventivi o fantastici sono strumentali alla rappresentazione e documentazione di situazioni e fatti. Anche il cortometraggio viene definito attraverso una precisa indicazione temporale, perché tale è ritenuta ogni opera che abbia una durata inferiore ai 52 minuti.