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Cinema, Panahi condannato in Iran mentre trionfa ai Gotham Awards

Cinema, Panahi condannato in Iran mentre trionfa ai Gotham Awards

Il regista accusato di propaganda contro il regime

Roma, 2 dic. (askanews) – Lucky Red esprime la propria solidarietà e vicinanza a Jafar Panahi, condannato dal tribunale di Teheran a un anno di carcere e al divieto di lasciare il Paese per due anni, con l’accusa di propaganda contro il regime. Nelle stesse ore in cui la condanna veniva resa nota, Panahi ha ricevuto i premi per il Miglior Film Internazionale, la Miglior Regia e la Miglior Sceneggiatura Originale ai Gotham Awards per “Un semplice incidente”, Palma d’Oro al Festival di Cannes 2025, candidato a tre premi EFA e candidato dalla Francia agli Oscar 2026 per il Miglior Film Internazionale.

Il regista ha dedicato i riconoscimenti “ai registi indipendenti in Iran e in tutto il mondo”, a quei “registi che tengono la telecamera accesa in silenzio, senza supporto e, a volte, rischiando tutto ciò che hanno, solo con la loro fede nella verità e nell’umanità. Spero che questa dedica possa essere considerata un piccolo omaggio a tutti i registi che sono stati privati del diritto di vedere ed essere visti, ma che continuano a creare e a esistere” ha detto.

Jafar Panahi, uno dei più grandi registi della storia del cinema iraniano e uno dei maggiori autori contemporanei, premiato in tutti i più importanti festival internazionali, con “Un semplice incidente” offre l’ennesima testimonianza di un’idea di cinema straordinariamente vitale, capace di coniugare impegno civile, sperimentazione formale e una libertà d’invenzione probabilmente senza pari.

Girato clandestinamente, senza il permesso ufficiale delle autorità iraniane, il film conferma l’impegno di Panahi a difendere l’integrità artistica e l’indipendenza creativa. Il film unisce dramma e ironia, muovendosi sul sottile confine tra tragedia e grottesco. L’ironia dissacrante, cifra distintiva del suo cinema, diventa lo strumento attraverso cui Panahi mette in scena l’assurdità dei meccanismi di potere e la fragilità dei giudizi morali.