Cinema, Sicilia, fondi di cofinanziamento e polemiche - QdS

Cinema, Sicilia, fondi di cofinanziamento e polemiche

redazione web

Cinema, Sicilia, fondi di cofinanziamento e polemiche

mercoledì 24 Febbraio 2021

Dall'assessorato regionale stanziati quasi tre milioni e mezzo di fondi per film, serie tv e documentari, ma Anec e Agis protestano, "In finanziaria non un euro a favore delle sale cinematografiche, colpite duramente dalla chiusure"

Ammontano a tre milioni e quattrocentomila euro i fondi destinati a cofinanziare la realizzazione di film, serie tv e documentari in Sicilia.

La Regione Siciliana, attraverso l’assessorato Turismo, sport e spettacolo e Sicilia Film Commission, ha pubblicato l’avviso per l’assegnazione dei contributi nel 2021 a sostegno della produzione cinematografica e audiovisiva nell’isola.

Il bando, gestito dalla Sicilia Film Commission, è finanziato con risorse del Patto per il Sud ed è consultabile (anche in versione inglese) sul sito web dell’Assessorato regionale Turismo, oltre che sul sito della Sicilia Film Commission http://www.siciliafilmcommission.org. Novità anche sulla procedura di presentazione delle istanze (entro il 15 aprile 2021) che deve avvenire esclusivamente attraverso l’invio delle candidature all’indirizzo di posta elettronica certificata.

“Abbiamo predisposto – ha sottolineato l’assessore regionale allo Spettacolo Manlio Messina – gli strumenti finanziari per il sostegno del comparto audiovisivo, nell’attesa che si possa tornare al più presto a frequentare le sale cinematografiche”.

La protesta di Anec e Agis

Ma la notizia ha provocato la reazione di Paolo Signorelli, presidente regionale Anec, e Andrea Peria, vice presidente Camera commercio Palermo-Enna, oltre che presidente Anec Palermo e vice presidente Agis regionale.

“Esprimiamo – hanno sottolineato in una nota – grande disappunto e profonda amarezza come imprese del comparto cinema per aver appurato che nella prossima legge finanziaria regionale, già approvata dalla giunta Musumeci, non compare un euro a favore delle sale cinematografiche, colpite duramente dalla chiusure imposte dall’emergenza sanitaria che dura ormai da un anno”.

“Dopo un anno di chiusura forzata – hanno aggiunto – ci aspettavamo da parte delle forze politiche un segnale di continuità rispetto all’anno scorso allorché fummo destinatari di indennizzi, purtroppo non ancora ricevuti, mirati al comparto culturale cinematografico che vede 127 imprese in Sicilia. Auspichiamo che nelle commissioni all’Ars e in Aula, ci possa essere la giusta attenzione verso la nostra categoria per garantire nella manovra annuale, un aiuto per colmare parte del buco certificata dalla Siae. Leggiamo di fondi destinati a tutti: dall’Istituto per l’incremento ippico alle associazioni degli allevatori, dai teatri pubblici ai parchi. Mentre siamo costretti a registrare un silenzio assordante e mortificante per il settore cinema”.

“Confidiamo – hanno concluso – nell’intervento del presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè, che si è sempre dimostrato sensibile verso il nostro mondo”.

Basito l’assessore Messina

“Rimango basito – ha replicato Messina – nell’apprendere come Anec e Agis abbiano già dimenticato l’aiuto concreto che il governo Musumeci ha loro dedicato. La legge di stabilità dell’anno scorso ha, nonostante tutte le difficoltà, accolto in pieno il grido di aiuto del comparto cinema riconoscendone la piena importanza e valenza sociale”.

“E’, inoltre – ha aggiunto – completamente priva di fondamento l’asserzione che si siano ‘regalati’ allegramente sostegni ad altre categorie: i fondi che la Regione Siciliana ha destinato si riferiscono chiaramente a enti regionali finanziati ogni anno per il loro normale funzionamento. Nessuna regalia o preferenza infondata, quindi. Non una sola categoria in questa legge riceverà aiuti causa Covid, in quanto sarà una legge molto snella che rispetterà i parametri dettati dal Governo centrale. Per cui non capisco davvero a quali aiuti si riferiscano le sigle in questione e non comprendo l’attacco, evidentemente strumentale, verso l’unico governo da cui hanno ricevuto aiuti concreti: cinque milioni di euro per il mancato sbigliettamento e altrettanti milioni per il rilancio e la ristrutturazione delle sale cinematografiche”.

“Forse vi è la convinzione – ha concluso Messina – che questo governo attenzioni maggiormente chi urla di più. Ecco, per rasserenare i soggetti in questione, dato che per gli aiuti a loro dedicati non hanno avuto necessità di strillare, che questo metodo non solo non paga, ma rende il sottoscritto sordo”.

La dotazione per la produzione filmica

Tornando ai fondi per la produzione cinematografica, la dotazione prevede 2,5 milioni per la realizzazione di lungometraggi e serie TV, 850 mila euro per documentari e serie TV a carattere documentaristico e 50 mila euro per i cortometraggi.

Fra le novità rispetto agli anni precedenti, l’elevazione a 250 mila euro dell’importo massimo concedibile a titolo di contributo.

Particolare attenzione sarà rivolta alle produzioni che coinvolgono i giovani professionisti e ai progetti che vedono under 35 nei tre ruoli chiave di produttore, regista o sceneggiatore.

Saranno inoltre ammesse a finanziamento, oltre alle produzioni che devono partire, anche le opere le cui riprese sono iniziate dopo il sette luglio 2020 e che non si sono ancora concluse a causa delle limitazioni dovute all’emergenza sanitaria.

Tra i costi ammissibili a cofinanziamento anche le spese sanitarie anti-Covid per l’adeguamento dei set.

“L’obiettivo del governo Musumeci – ha sottolineato Messina – è sempre quello di rafforzare e qualificare la filiera siciliana del settore, favorendo la crescita professionale degli operatori regionali, ma anche attrarre sempre più le produzioni nazionali e internazionali”.

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