Roma, 20 mag. (askanews) – “Abbiamo chiesto alla Commissione Europea se, anche in vista del prossimo bilancio pluriennale 2028-2034, non ritenga necessario rivedere e potenziare gli strumenti europei di sostegno contro le patologie nel settore primario, rendendo le procedure più rapide ed efficaci, e valutando la creazione di un unico strumento europeo d’intervento”. Lo annuncia in una nota l’europarlamentare della Lega Anna Maria Cisint, che ha presentato un’interrogazione alla Commissione europea, cofirmata dai colleghi Stancanelli, Sardone, Ceccardi e Patriciello.
“Negli ultimi anni si è registrato un preoccupante aumento di zoonosi e fitopatie – spiega Cisint – con conseguenze gravi per l’agricoltura e l’allevamento. Le calamità biotiche stanno mettendo sotto pressione la tenuta economica e produttiva del settore primario, già provato da dinamiche globali e cambiamenti climatici”.
“Nel caso dell’influenza aviaria, ad esempio – spiega – l’abbattimento sistematico di interi allevamenti comporta danni economici enormi, così come in agricoltura la diffusione di nuove patologie, favorita dalla mobilità di merci e persone, sta mettendo a rischio colture fondamentali. A complicare il quadro – aggiunge Cisint – sono anche i limiti imposti dall’UE all’uso di alcuni fitofarmaci, che riducono l’efficacia degli interventi di contrasto, aumentando le difficoltà per agricoltori e allevatori”.

