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Cisl Sicilia, Cappuccio chiede un patto per il futuro dell’Isola

Cisl Sicilia, Cappuccio chiede un patto per il futuro dell’Isola
Sebastiano Cappuccio segretario regionale Cisl Sicilia

Il segretario regionale ha parlato allo stato maggiore del sindacato e si è rivolto alla Regione e al complesso delle forze economiche dell’Isola

“Siamo convinti che anche in Sicilia, come nel paese, governo regionale e imprese debbano convergere con il sindacato sul terreno di un grande patto sociale. Noi siamo pronti a confrontarci e sottoscriverlo. Con tanto di impegni reciproci. Pensiamo a un patto per il futuro della Sicilia”.

Così Sebastiano Cappuccio, segretario della Cisl regionale, parlando stamani, parte in presenza parte on line, allo stato maggiore del sindacato: ai cinque segretari territoriali dell’Isola e ai diciotto delle federazioni regionali.

Cappuccio ha fatto esplicito riferimento all’assemblea nazionale di Confindustria di ieri e alla volontà dichiarata nell’occasione dal premier Mario Draghi e dal presidente degli industriali Carlo Bonomi oltre che dal leader nazionale Cisl, Luigi Sbarra, di arrivare rapidamente a un patto per l’Italia.

“In Sicilia – ha detto – al governo Musumeci abbiamo richiesto un confronto prima dell’estate su alcuni temi. Noi siamo interessati, non solo a riprendere quel percorso. Vogliamo accelerare, ampliarlo, potenziarlo. Anche perché il Pnrr e i fondi Ue di sviluppo e coesione esigono che si faccia presto. Ma desideriamo che si acceleri all’interno di una visione concertata, unitaria e complessiva, di sviluppo della regione”.

E’ in questo senso, ha puntualizzato Cappuccio, che al governatore Musumeci, al presidente di Confindustria Sicilia Albanese e al complesso delle forze economiche e sociali dell’Isola, chiediamo di metterci attorno a un tavolo per definire e sottoscrivere assieme un patto per il futuro della nostra terra: “un patto che impegni tutti. E che abbia al centro tutti i nodi da sciogliere per la ripartenza post-pandemia: dalla riforma della pubblica amministrazione alla scuola alla sanità alle infrastrutture, all’industria. Ancora, all’agroalimentare e al turismo. Senza dimenticare ovviamente – ha sottolineato il segretario – i temi della povertà e dell’inclusione sociale”.