Il progetto prevede che cinque piazza, in cinque città italiane, Bologna, Palermo, Roma, Torino e Padova, siano trasformate dagli esperti agronomi del CONAF, all'insegna del verde.
Un’ alberatura abbassa di almeno 20°C la temperatura dell’asfalto delle strade e di almeno 5°C la temperatura dell’aria in città, riducendo quindi il consumo energetico per il condizionamento delle abitazioni in estate.
Informazioni come queste sono alla base di una vera e propria “cultura del verde” come quella che intende promuovere il progetto Mipaaf CREA Verdecittà. “Città più verdi, più belle, più intelligenti” può essere l’auspicio e lo slogan del CREA di questo bel progetto, per le città italiane del futuro”, ha affermato oggi Carlo Gaudio, presidente del CREA, in occasione del webinar “Verdecittà si presenta”.
Il progetto prevede che cinque piazze, in cinque città italiane, Bologna (11-13 giugno), Palermo (25-27 giugno), Roma (16-18 luglio), Torino (3-5 settembre) e Padova (17-19 settembre), siano trasformate dagli esperti agronomi del CONAF, in collaborazione con i Comuni, all’insegna del verde: vere e proprie installazioni, progettate e realizzate su misura della città che le ospita, coniugando la bellezza della natura, i colori e i profumi con le ultime evidenze scientifiche da cui è emerso che i più rilevanti benefici in termini di ambiente e di benessere psico-fisico siano legati ad una scelta mirata delle piante più idonee.
L’obiettivo è sensibilizzare l’opinione pubblica sui benefici derivanti dall’inserimento di piante nei contesti urbani e dalla loro cura attenta e valorizzare il florovivaismo made in Italy, una eccellenza ancora poco conosciuta. Il progetto prenderà il via venerdì 11 giugno a Bologna ed è finanziato dal Mipaaf, coordinato dal CREA e organizzato da Padova Hall con il supporto scientifico del CONAF (Consiglio dell’ Ordine Nazionale dei Dottori Agronomi e Forestali).
“Serve più verde nelle città e lungo le strade, perché dove c’è verde c’è vita e ci sono anche un ambiente qualitativamente migliore nonché maggior benessere. Quando una città è più verde cresce anche il tenore di vita”, ha detto GianPaolo Vallardi, Presidente della Commissione Agricoltura del Senato. “Bisogna scegliere le specie giuste, adatte al contesto. Ma serve anche un piano di gestione che includa una rotazione continua programmata dei cambiamenti, perché un albero senescente non è più idoneo alla funzione per cui era stato piantato, ovvero l`ombra e l’assorbimento di Co2, ma rappresenta anche un pericolo e un dispendio di risorse”, ha aggiunto Filippo Gallinella, presidente della Commissione Agricoltura della Camera.
Le città coprono solo il 3% della superficie terrestre, ma sono responsabili di oltre il 70% di tutte le emissioni di anidride carbonica (principalmente da edifici, energie e trasporti) e consumano il 78% dell’energia primaria mondiale. Su poco meno di 62 milioni di abitanti, oltre 51 vivono in centri urbani, mentre il 20% della popolazione italiana è concentrato in 4 grandi città. Inserire, quindi, il verde nei contesti urbani, pubblici o privati, è fondamentale in un’ottica di salvaguardia ambientale e di benessere collettivo.
Il verde urbano contrasta l’inquinamento, gli effetti dei cambiamenti climatici e gli eventi climatici estremi, rappresentando un filtro naturale contro agenti inquinanti e le polveri sottili: un singolo albero di medie dimensioni, in maturità, nel nostro clima e in contesto urbano, assimila in media tra i 10 e i 20 kg di anidride carbonica all’anno. Non solo. Abbassa di almeno 20°C la temperatura dell’asfalto delle strade e di almeno 5°C la temperatura dell’aria in città e gli edifici dotati di tetti verdi e di pareti verdi, hanno, rispetto agli altri, una temperatura interna di -4°C in estate e +5°C in inverno, riducendo i consumi energetici per il condizionamento e il riscaldamento. Aumenta, in aggiunta, la presenza di biodiversità in città e il benessere psico-sociale e la salute dei cittadini, oltre a migliorare l’immagine delle nostre città.
Infine, genera un incremento del valore degli immobili del +10-20% in presenza di aree verdi, rispetto a immobili analoghi in zone prive di verde.