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Città soffocate dal cemento, ma i Comuni continuano a divorare suolo senza curarsi del rischio allagamenti

Città soffocate dal cemento, ma i Comuni continuano a divorare suolo senza curarsi del rischio allagamenti
consumo suolo

Il report Ispra-Snpa: in Italia in dodici mesi sono aumentate le aree occupate dalle coperture artificiali

ROMA – Un Paese sempre più cementificato ed esposto a frane, siccità, alluvioni e allagamenti. Nell’ultimo anno il consumo di suolo in Italia non si è arrestato ed è proseguito a un ritmo di circa 20 ettari al giorno, con una nuova copertura artificiale di 72,5 chilometri quadrati. Un dato che diventa ancor più impressionante se si pensa che nell’ultimo anno sono scomparsi 2,3 metri di suolo al secondo. È questo il quadro allarmante che emerge dall’edizione 2024 del rapporto “Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici” a cura del Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente (Snpa) e presentato ieri, martedì 4 dicembre, nella sede Ispra di Roma.

Complessivamente, il consumo di suolo in Italia continua a essere al di sopra della media decennale di 68,7 km2 e il ripristino delle aree naturali – poco più di 8 chilometri quadrati – non è sufficiente ad ammortizzare lo squilibrio. Secondo il rapporto, il suolo consumato copre il 7,16% del territorio italiano – pari a 21.578 chilometri quadrati – con valori in continua salita. Basti pensare che nel 2006 il consumo di suolo nel nostro Paese era stimato al 6,73%.

Un suolo sempre più occupato da cemento

E un suolo sempre più occupato da cemento, asfalto e altre coperture artificiali significa rendere i terreni sempre meno permeabili. Complessivamente, l’impermeabilizzazione del suolo è aumentata di 26,2 chilometri quadrati…

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