Catania

Classifica Censis 2024, ultimo posto per l’Università di Catania

Ultimo posto per l‘Università di Catania nella classifica stilata dalla Censis. L’ateneo catanese ha gareggiato con tutti gli altri grandi atenei statali che contano dai 20000 a 40000 studenti. UniCt non riesce dunque a migliorare la sua performance rispetto all’anno precedente. Anzi, sembra essere nettamente peggiorata. Nel 2023 l’Università di Catania aveva totalizzato 76,8 punti, dato in netto calo rispetto al 2022 quando si era piazzata in terzultima posizione guadagnando 78,5 punti. Anche nel 2024, il punteggio etneo non supera i 77 punti e si ferma ad una media di 76,7 punti su 110.

In crescita le immatricolazioni

Unica nota positiva è costituita dall’aumento delle immatricolazioni al Sud Italia e nelle Isole che fa registrare un netto +4,2% rispetto all’anno scorso.

Classifica Censis 2024: i parametri utilizzati

Il Censis utilizza 6 parametri per valutare le università italiane:

  • servizi d’ateneo;
  • le borse di studio erogate;
  • le strutture fisiche dell’ateneo;
  • la comunicazione e i servizi digitali;
  • l’internazionalizzazione dell’università e dei suoi studenti;
  • l’occupabilità lavorativa post laurea.

Catania ottiene: 71 punti su 100 per quanto riguarda i servizi erogati; 75 punti su 100 per le borse di studio messe a disposizione degli studenti; 82 punti su 110 per le strutture fisiche in cui gli studenti svolgono le lezioni, risiedono e studiano; 91 punti su 110, punteggio più alto, per quel che concerne la comunicazione e i servizi digitali che la segreterai mette a disposizione; 69 punti su 110, punteggio più basso, per l’internazionalizzazione dell’ateneo; e, infine, 72 punti su 110 nell’ambito dell’occupabilità post laurea. Media: 76,7.

Problema internazionalizzazione

Ad affossare Catania è l’internazionalizzazione: 69 punti su 110 che pesano molto nella media complessiva. Anche occupabilità e servizi erogati (rispettivamente 72 punti su 110 e 71 punti su 110) abbassano il punteggio. Relativamente positive la qualità delle strutture dell’ateneo e i servizi di comunicazione (rispettivamente 82 e 91 punti su 110). Tuttavia, anche i dati più performanti risultano esigui se confrontanti con gli altri atenei in gara.

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