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Clavdio sbarca in Sicilia, cinque date per il cantante nelle principali città dell’isola

Clavdio sbarca in Sicilia, cinque date per il cantante nelle principali città dell’isola
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Il cantante dal 25 dicembre arriverà in Sicilia con il “Clavdio Solo Tour” e suonerà i suoi brani in una versione acustica

Sarà un Natale diverso per Clavdio! Il cantante dal 25 dicembre arriverà in Sicilia con il suo “Clavdio Solo Tour”, cinque date nelle principali città dell’isola, nelle quali suonerà i suoi brani in una versione acustica, riportandosi a come i brani sono nati quando li ha scritti.

“Sto bene! Fortunatamente non ho i malanni di stagione” dice Clavdio dall’altro capo del telefono, mentre si prepara ad arrivare nell’isola tra un soundcheck e la voglia di vivere delle vacanze natalizie inedite. Durante il tour, Clavdio canterà l’intramontabile “Cvore” che lo ha reso noto ai più e i brani dei suoi due dischi, tra cui anche “Guerra Fredda”, album pubblicato proprio un anno fa.

Una scelta controcorrente di andare in tour nel periodo natalizio. Come mai?

Più che altro è stata una proposta arrivata da Bomba Dischi e io ho accettato perché è una cosa nuova per me andare in giro in questo periodo natalizio. Soprattutto, ho anche risolto cosa fare a Capodanno, dubbio di ogni anno. Approfitterò per rimanere in Sicilia e tornerò a Roma col nuovo anno.

A proposito di Natale, quali regali vorresti ricevere?

(nda. Sorride) Non lo so. I regali preferisco farli che riceverli. Mi diverte molto di più. In generale, mi piace quando ricevo qualcosa che è stata pensata appositamente per me e non perché necessariamente mi serva. Non ho richieste particolari.

È un tour tutto siciliano. Cinque date in cui tocchi le principali città dell’isola. Qual è il tuo rapporto con la Sicilia e perché l’hai scelta per questo tour?

La Sicilia è una delle mie regioni preferite italiane. Ricordo uno dei miei viaggi estivi, in campeggio, ho fatto tutto il perimetro. Ho il ricordo del primo bagno fatto in Sicilia nella spiaggia di Leojanni, titolo anche di una canzone presente in “Guerra Fredda”, mio secondo album uscito un anno fa. Sono molto legato alla Sicilia anche perché il mio artista italiano preferito da sempre è Franco Battiato.

Ci tieni a precisare che vai in tour “Solo”. Cosa dovranno aspettarsi coloro che ti ascolteranno?

Dovranno aspettarsi un live acustico dove la maggior parte dei pezzi verranno fatti come sono stati scritti. Di solito, prendo la chitarra e scrivo i pezzi chitarra e voce. Ci saranno alcuni interventi con la room station che mi porto dietro e con le drum machine. Mi piace cantare i miei brani in giro in questa veste perché mi riportano al momento della scrittura e si condivide un momento di intimità maggiore.

Hai immaginato un omaggio a Battiato, vista l’occasione?

Ci ho pensato. Nel mio primo tour collegato a “Togliatti Boulevard”, primo disco, ho suonato due volte in Sicilia e ho portato delle cover di Battiato come “Cuccurucucù” che facevo quasi in tutti i live. Per questo tour chitarra e voce, sto pensando ad un altro brano. Non so se lo farò in tutte le date, probabilmente in quella di Catania sì.

Un anno fa usciva il tuo secondo album “Guerra Fredda”. Quanto ti rappresenta questo album a distanza di un anno?

Mi rappresenta molto perché è un album maturato lentamente, frutto di un lavoro interiore molto forte prima di iniziare a scrivere. Sono ancora molto legato a questo disco, come se lo avessi scritto ieri. Da una parte, però, mi sento già proiettato verso cose nuove.

A che punto è la “Guerra Fredda”?

Credo e spero sia passata. Quell’album lo sento vicino perché è un ricordo molto forte, è uscito solo un anno fa però è legato molto più al periodo del lockdown e alla mia fase personale in cui dovevo fare il secondo disco che, come si dice, è sempre molto più difficile. Il risultato di quella guerra fredda è stato il disco e con il disco si è conclusa.

Le tue canzoni parlano spesso di relazioni, fotografando dettagli e momenti. Che periodo è adesso? Come sta il cuore di Clavdio?

È un periodo di transizione in cui mi sento rinascere. Quando si fa un disco, ti senti svuotato. Nella fase di transizione senti che sta ripartendo qualcosa, che vuoi riscrivere e vivi uno stato di fibrillazione per il futuro anche se non sai bene cosa sarà. Il cuore di Clavdio sta bene, quindi, è tutto a posto.

Hai mai pensato di partecipare al Festival di Sanremo?

Si, ci ho pensato e ci continuo a pensare. È una cosa difficile. Il tentativo è stato fatto, ma non è andato a buon fine.

Manca poco alla fine del 2023. Mi dici almeno tre auspici per il nuovo anno?

Mi auguro di avere molte idee per le canzoni da scrivere, mi auguro di collaborare con altri artisti che mi piacciono e spero di continuare a suonare in giro più che posso.

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