Numerosi i pericoli connessi al cambiamento climatico anche in Sicilia. Il caldo anomalo di questi giorni rischia di arrecare numerosi danni alle colture.
L’inizio del 2023 in Sicilia non comincia sotto i buoni auspici per quanto riguarda gli effetti del clima.
Se è vero che le buone giornate e le temperature al di sopra delle medie stagionali stanno tenendo lontane le perturbazioni, il caldo anomalo di questi giorni sta creando non poche difficoltà alle coltivazioni nell’Isola.
Sicilia, il caldo danneggia le colture
Così come sottolineato da Coldiretti, proprio in Sicilia dove a Capodanno si sono registrati valori massimi di 20 gradi è avvenuta la fioritura in anticipo dei limoni rispetto alla consueta primavera.
Anche le mimose sono germogliate prima del previsto, almeno tre mesi prima rispetto al canonico periodo compreso tra febbraio e marzo. I problemi riguardano anche il mondo della fauna.
A causa delle temperature elevate, le api si sono risvegliate in anticipo rispetto agli anni passati, uscendo anzitempo dagli alveari.
Troppo caldo oggi, freddo estremo domani?
La situazione di stabilità in Sicilia dovrebbe mantenersi tale fino all’Epifania. Il rischio è che a partire dalla settimana successiva possa abbattersi alle nostre latitudini – così come in altre zone d’Italia – un’ondata di freddo inattesa in grado di causare ulteriori complicanze alle coltivazioni e al mondo animale.
Con le possibili temperature al ribasso, infatti, fiori e gemme di piante e alberi potrebbero essere “bruciati” durante le ore notturne, quando l’abbassamento delle temperature potrebbe essere più repentino e marcato rispetto al giorno. Con questo scenario, potrebbero esserci effetti devastanti sui prossimi raccolti.