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Clima, slitta l’apertura delle buste per la manutenzione delle stazioni di rilevamento: appalto da 4,6 milioni

Clima, slitta l’apertura delle buste per la manutenzione delle stazioni di rilevamento: appalto da 4,6 milioni
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La commessa, che ha un valore a base d’asta di oltre 4,6 milioni di euro, avrà una durata di tre anni. Al momento, considerato che il precedente contratto è scaduto, il servizio non è attivo

Subito un rinvio a data da destinarsi. Non è certo partita nel migliore dei modi la fase di esame delle offerte pervenute alla Regione nella gara d’appalto indetta per affidare la manutenzione della rete di monitoraggio idro-meteorologico

La commessa, che ha un valore a base d’asta di oltre 4,6 milioni di euro, avrà una durata di tre anni. Al momento, considerato che il precedente contratto è scaduto, il servizio non è attivo. Un fatto non da poco considerata l’importanza delle tante centraline che servono per misurare i valori idrometeorologici, dai livelli di precipitazioni alle temperature, nelle varie zone dell’isola. 

Esigenze che con l’emergenza siccità pienamente attuale e nel pieno di un’era segnata dai cambiamenti climatici non sono secondarie per le attività dei dipartimenti chiamati ad analizzare ciò che avviene sul territorio regionale.

Centinaia di dispositivi

La rete di monitoraggio serve a raccogliere da un punto di vista qualitativo e quantitativo in tempo reale dati sugli eventi meteorologici, attraverso le stazioni di rilevamento a terra. I dispositivi sono centinaia e sono sotto la gestione del dipartimento della Protezione civile, chiamato a usarli anche nell’ottica di prevedere le conseguenze sul suolo dal punto di vista del rischio idrogeologico e idraulico. 
“Il centro funzionale decentrato-Idro (Cfd-Idro) – si legge nella relazione che illustra il progetto al centro della gara – svolge le proprie attività tramite l’utilizzo di una rete regionale di monitoraggio basataa su un doppio sistema di comunicazione, sia su ponti radio Uhf che su apparati Gprs/Umts, realizzata dal dipartimento Protezione civile con fondi Po Fesr”.

Sull’importanza di garantire il buon funzionamento non c’è bisogno di dilungarsi. “L’intera infrastruttura richiede una continua attività di manutenzione da concretizzarsi sia con attività ordinarie capaci di assicurare il normale funzionamento della rete, sia con attività straordinarie necessarie per superare guasti della componentistica dovuti a deterioramento o ad altri fatti accidentali (incidenti, furti, vandalismo)”, viene esplicitato.

Non tutte le stazioni

Oggetto dell’appalto non è l’intera rete di centraline di cui dispone la Regione. Negli scorsi anni, sono stati portati avanti due diversi percorsi di approvvigionamento: uno dalla Protezione civile e uno dal Servizio informativo agrometeorologico siciliano, che fa capo all’assessorato all’Agricoltura.
Oggi l’intero hardware contribuisce agli scopi della Protezione civile, ma la gara d’appalto riguarderà soltanto 397 delle oltre cinquecento stazioni dislocate nell’isola.

“La rete (a esclusione degli impianti del Sias) – si legge nella relazione – è ad oggi composta da 49 stazioni di monitoraggio idrometriche, 32 stazioni idropluviometriche, 27 stazioni idrotermopluviometriche, 249 termopluviometriche, 25 stazioni anemotermopluviometriche, 14 nivotermopluviometriche, 56 ripetitori radio in banda Uhf, un centro di controllo primario, con hardware e software di acquisizione e archiviazione dati e postazioni di visualizzazione degli stessi ubicato nel Centro funzionale regionale del dipartimento di Protezione civile di Palermo, e un centro secondario ubicato presso la sede del Sias”.

Personale e pezzi di ricambio

La commessa che verrà aggiudicata riguarda per larga parte il costo del personale – impiegati e operai – che l’azienda dovrà mettere a disposizione per intervenire in caso di guasti alle centraline, più i costi dei pezzi che sarà necessario sostituire.
A dimostrazione di come le stazioni della rete di monitoraggio siano tanto importanti quanto delicate c’è un dato che si ricava navigando sul sito della Regione che raccoglie i dati trasmessi dalle singole postazioni: oltre una ventina risultano al momento senza segnale.