Dai tempi d’installazione ai costi: una guida tra le varie opzioni per ridurre i consumi e ricevere bollette meno care. Tante le variabili da considerare: dalla tipologia di abitazione, alle abitudini
PALERMO – Climatizzatore o caldaia? Prima di scegliere quale acquistare e cambiare per risparmiare sui consumi energetici e sulla bolletta, sono tante variabili da considerare, come la tipologia di abitazione, i consumi e le abitudini degli utilizzatori.
Caldaia a condensazione, come funziona
Da qui può dipendere la scelta di una caldaia a condensazione, che sfrutta il calore sprigionato con la combustione di metano, pellet e Gpl, per innalzare la temperatura dell’acqua al livello necessario. La specifica a condensazione indica che il sistema sfrutta anche il calore dei fumi della combustione per preriscaldare l’acqua, consentendo un rendimento maggiore rispetto a una caldaia standard pur con un funzionamento identico.
La pompa di calore, come funziona
La pompa di calore, invece, trasferisce calore prelevato da una fonte naturale esterna, come aria, acqua o terra, e lo cede all’impianto tramite uno scambiatore di calore. Il funzionamento è analogo al frigorifero della cucina, pur essendo opposto il risultato. Alcune pompe possono operare reversibilmente e passare anche alla climatizzazione estiva. La macchina è costituita da un circuito contenente gas che innalza la sua temperatura per una forte compressione e la cede all’impianto di riscaldamento.
Caldaia o climatizzatore? L’alimentazione
Sotto l’aspetto dell’alimentazione, un vantaggio importante della pompa di calore è la possibilità di sfruttare energia da una fonte non fossile, se abbinata a pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica dall’energia solare e batterie di accumulo. “A fronte di un grande vantaggio va valutata la zona in cui si installa la tecnologia, perché la performance delle pompe di calore peggiora con l’abbassarsi della temperatura della fonte di calore, cosa che non capita per il rendimento della caldaia a condensazione”.
Caldaia o climatizzatore? I costi dell’installazione
L’installazione di una caldaia a condensazione per un’unità immobiliare costa circa 3-4mila euro, mentre la pompa di calore, per un appartamento di 100 mq, si aggira sugli 8-10mila euro a cui deve essere aggiunto il costo del potenziamento del contatore elettrico domestico. Contano anche gli incentivi, come il 110%, possibile soltanto per i condomini, ma anche il 65%, per interventi limitati all’impianto nel suo complesso, o del 50% per la sola sostituzione del generatore senza interventi sulle altre parti dell’impianto.
Caldaia o condizionatore? I tempi di attesa
“A ridosso dell’apertura della stagione di riscaldamento e insieme all’attivazione degli incentivi fiscali, l’attesa per una macchina, caldaia o pompa di calore, si aggira da quattro ai sei mesi dall’ordine con pagamento dell’intera somma. La nuova installazione sarà disponibile a stagione invernale conclusa. L’impennata di richieste, insieme al boom dei prezzi delle materie prime, ha determinato una crescita dei tempi di consegna”, dicono i progettisti.
Consuma di più la caldaia o il climatizzatore?
Uno dei dubbi più comuni relativi al riscaldamento domestico è “consuma di più la caladia o condizionatore?”
Consumi climatizzare
I condizionatori A+++ di ultima generazione prevedono una spesa iniziale piuttosto alta ma permettono di riscaldare più velocemente gli spazi. Un altro vantaggio dei condizionatori a pompa di calore è la possibilità di accenderli e spegnerli quando si preferisce, anche quando si è fuori casa. Non è richiesta particolare manutenzione dopo l’installazione, ma lo svantaggio riguarda i consumi: circa 400 watt l’ora, ovvero 1,2 kW/h.
Consumi caldaia
Nel caso della caldaia, il consumo del gas è influenzato da diverse variabili:
• La grandezza della casa.
• La città di residenza.
• La presenza di un riscaldamento autonomo o centralizzato.
• La temperatura esterna e quella che si desidera avere.
Non si può effettuare un calcolo preciso della spesa in questo caso, ma si stima tra i 100 e i 300 euro, una cifra più alta rispetto ai condizionatori. Consuma di più caldaia o climatizzatore? La risposta corretta è che dipende dall’uso che se ne fa. Analizziamo i pro e i contro di entrambe le soluzioni per capire come risparmiare in bolletta.
Caldaia: vantaggi e svantaggi
A differenza dei condizionatori che sono in grado in poco tempo di riscaldare le stanze, per la caldaia sono necessarie un paio d’ore per scaldare l’intero impianto di distribuzione dell’acqua e dunque l’ambiente. La caldaia può essere usata per produrre acqua calda ad uso sanitario evitando così l’utilizzo dello scaldabagno. Il metano raggiunge la caldaia e non c’è dispersione di energia che invece accade con la corrente elettrica.
Condizionatori: pro e contro
I condizionatori a pompa di calore offrono il vantaggio di un riscaldamento degli ambienti domestici in tempi rapidi. Grazie alla loro tecnologia inverter, modulano in automatico la potenza dell’aria calda o fredda necessaria per mantenere la temperatura impostata senza frequenti spegnimenti e accensioni. L’aria viene prelevata e poi riemessa una volta riscaldata, producendo un riscaldamento dell’ambiente prima nella parte alta e poi pian piano a scendere verso il pavimento.