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Codacons contro la bozza di riorganizzazione ospedaliera in Sicilia: “Tagli gravi, mobilitazione immediata”

Codacons contro la bozza di riorganizzazione ospedaliera in Sicilia: “Tagli gravi, mobilitazione immediata”
Sanità – posti letto – ricoveri in ospedale – repertorio, foto-adhy-savala-unsplash

Il Codacons chiama alla mobilitazione le istituzioni locali, dai sindaci ai consigli comunali, passando per comitati e associazioni civiche.

Il Codacons lancia un durissimo attacco contro la bozza di riorganizzazione ospedaliera in discussione in Sicilia, che prevedrebbe la soppressione di reparti fondamentali e la riduzione dei posti letto in numerosi presìdi sanitari del territorio.

“Si tratta di un atto gravissimo – afferma il Codacons – che, se confermato, rappresenterebbe un attacco diretto al diritto costituzionale alla salute e all’accesso alle cure per migliaia di cittadini siciliani.”

“Negati diritti essenziali, aumentano le disuguaglianze”

Nel mirino dell’associazione la logica che ispira la riorganizzazione, accusata di colpire sistematicamente le aree più deboli, lasciando sguarniti i territori interni e montani.

“Ridurre l’assistenza ospedaliera nei luoghi più fragili – spiega il Codacons – equivale a negare diritti fondamentali e ad aumentare disuguaglianze inaccettabili tra chi vive nei grandi centri urbani e chi no.”

“Basta chiamarla razionalizzazione: è solo un taglio”

Il Codacons contesta anche il lessico utilizzato dalle istituzioni. “Non si può più nascondere dietro la parola ‘razionalizzazione’ un’operazione che – prosegue la nota -, nei fatti, toglie servizi essenziali e allunga i tempi di diagnosi e di cura, mettendo a rischio vite umane.”

“Una logica pericolosa: serve confronto con i cittadini”

Secondo il Codacons, la bozza sarebbe espressione di una visione numerica e disumanizzata della sanità pubblica. “Governiamo la salute solo coi numeri – accusa il Codacons -, dimenticando le persone. Questo piano rischia effetti devastanti sul piano sanitario, sociale ed economico.”

Per questo l’associazione chiede il blocco immediato di ogni misura che comporti tagli o riduzioni dei servizi e invita la Regione Sicilia ad aprire un tavolo pubblico di confronto con amministratori locali, personale sanitario e cittadini.

Appello ai sindaci: “È tempo di reagire”

Il Codacons chiama alla mobilitazione tutte le istituzioni locali, dai sindaci ai consigli comunali, passando per comitati e associazioni civiche. “È tempo di reagire, con mozioni, proteste pubbliche, richieste ufficiali e tutte le azioni democratiche a tutela della sanità pubblica – chiosa il comunicato -. Non possiamo restare in silenzio davanti a un piano squilibrato e iniquo.”

In conclusione, il Codacons si riserva azioni istituzionali, politiche e legali, affermando che un simile piano lede “il principio costituzionale di uguaglianza e mette a rischio la salute di migliaia di siciliani”.