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Colata lavica sull’Etna, flusso in esaurimento: la situazione

Colata lavica sull’Etna, flusso in esaurimento: la situazione

La colata lavica iniziata ieri sull’Etna ha mostrato un progressivo rallentamento. Secondo i rilievi dell’INGV, il flusso di lava non è più alimentato e l’attività si sta riducendo.

Dalla mattinata di ieri sull’Etna si è sviluppata una nuova colata lavica che, dopo alcune ore di attività, ha iniziato a rallentare progressivamente. Le osservazioni più recenti indicano che il flusso di lava non riceve più nuovo apporto, segnalando di fatto un’interruzione nella sua alimentazione.

Mentre il flusso di lava si sta spegnendo, al Cratere di Sud Est continua una moderata attività stromboliana. Questo fenomeno si manifesta con l’espulsione di materiale incandescente che ricade all’interno del bordo craterico. È inoltre presente un’emissione intermittente di cenere, che viene rapidamente dispersa nell’area sommitale del vulcano.

I segnali del vulcano restano su livelli medi

Le misurazioni del tremore vulcanico, cioè delle vibrazioni prodotte dal movimento del magma, indicano valori nella media. Le sorgenti di queste oscillazioni sono localizzate in una zona compresa tra il Cratere di Nord Est e la Voragine, a circa 2800 metri di altitudine. Anche l’attività infrasonica — suoni a bassa frequenza emessi dal vulcano — si mantiene moderata e si concentra soprattutto vicino al Cratere di Nord Est, con sporadiche emissioni dal Cratere di Sud Est. Infine, i monitoraggi sulle deformazioni del suolo non mostrano cambiamenti rilevanti nelle ultime ore, suggerendo una stabilità momentanea della struttura vulcanica.