Roma, 22 dic. (askanews) – Il valore dell’export di formaggi italiani in Cina è triplicato negli ultimi 5 anni e la mossa di Pechino di mettere dazi sui prodotti lattiero-caseari europei rischia di pesare sulle potenzialità di crescita del settore sul mercato asiatico, ennesimo episodio di una guerra commerciale che sta danneggiando il settore agroalimentare. Così Coldiretti e Filiera Italia in merito all’annuncio del Governo cinese di imporre dei dazi che potrebbero arrivare fino al 52% per i prodotti freschi importati dall’Unione Europea.
Le vendite di formaggi italiani in Cina hanno raggiunto nel 2024 un valore di 71 milioni di euro, con un aumento del 207% rispetto al 2020, secondo l’analisi Coldiretti su dati Istat.
Se i numeri sono ancora limitati, il percorso di crescita degli ultimi anni evidenzia le potenzialità del mercato cinese, che non è autosufficiente dal punto di vista del lattiero caseario e che sembra sempre più interessato al segmento dell’alta qualità, a partire dai formaggi freschi, dove il Made in Italy può essere protagonista.
I formaggi sono il secondo prodotto agroalimentare italiano esportato in Cina dopo il vino, ricordano Coldiretti e Filiera Italia, con l’export di cibo tricolore che ha superato nel 2024 i 600 milioni di euro in valore.

