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Coldiretti: domani incontro in Europarlamento su agricoltura bio

Coldiretti: domani incontro in Europarlamento su agricoltura bio

Con presidente Coldiretti Bio Gardoni e ad Filiera Italia

Roma, 9 dic. (askanews) – Il futuro dell’agricoltura biologica è il tema al centro dell’incontro in programma domani, mercoledì 10 dicembre, presso il Parlamento Europeo, organizzato da Coldiretti Bio, Ifoam Organics Europe e Eat Europe. L’iniziativa, a pochi giorni dalla presentazione del pacchetto di semplificazione e riforma del quadro normativo Ue sul settore, vuole riaffermare il ruolo strategico del bio per la valorizzazione dell’agricoltura europea e per la sostenibilità economica, sociale ed ambientale dei territori rurali e delle aree interne.

All’incontro, dal titolo “Il valore socioeconomico dell’agricoltura biologica: rafforzare la competitività della catena del valore e la tenuta dei territori rurali”, partecipano, oltre ad europarlamentari di diversi gruppi, la presidente di Coldiretti Bio Maria Letizia Gardoni, il presidente di Eat Europe, e amministratore delegato di Filiera Italia, Luigi Scordamaglia, e il direttore di Ifoam Organics Europe Eduardo Cuoco.

Per essere competitivi in uno scenario globale sono necessari standard rigorosi di conformità e una maggiore integrazione lungo l’intera filiera. In questo senso, controlli più solidi e armonizzati e regole di etichettatura rigorose non solo migliorano il funzionamento della catena di approvvigionamento, ma offrono anche ai consumatori maggiore certezza, fiducia e trasparenza — elementi indispensabili nel sistema alimentare odierno.

“Promuovere tale integrazione è pienamente in linea con lo spirito di Eat Europe, che sostiene una cooperazione di filiera ispirata al modello di successo del settore biologico”, ha commentato Luigi Scordamaglia, Presidente di Eat Europe. Il biologico in Italia, paese leader in Europa, si sta affermando sempre di più con oltre il 20% del totale della superficie coltivata nazionale, pari a 1 campo su 5, gestita nel rispetto delle regole europee del biologico; con un impegno di oltre 97.000 imprese ed una domanda interna che si attesta a 3,9 miliardi.

“Ad un biologico che cresce con numeri così significativi – ha dichiarato Maria Letizia Gardoni Presidente di Coldiretti BIO – è necessario fornire risposte efficaci prima di tutto in termini di semplificazione amministrativa, a partire proprio dalla regolamentazione europea. Grande attenzione deve essere posta anche al tema delle importazioni da paesi terzi, che vorremmo siano regolamentate garantendo sempre di più la reciprocità nell’applicazione delle norme per tutti coloro che accedono al mercato europeo, per la tutela del lavoro dei nostri agricoltori”.

“L’avvio del marchio per il bio Made in Italy, annunciato nei giorni scorsi dal Ministero dell’Agricoltura, – conclude la Gardoni – sarà un ulteriore passo importante per valorizzare il biologico italiano, garantire trasparenza ai consumatori e favorire scelte consapevoli ed informate sull’origine dei prodotti”.